domenica 18 ottobre 2020

One Piece 7

Buonasera a tutti carissimi appassionati di fumetti giapponesi e benvenuti su Parola Manga! 
Anche questa sera proseguiremo con una delle avventure più lunghe che il mondo dei manga possa offrire. La maratona di One Piece sarà molto lunga, ma mi sto davvero divertendo tantissimo a ripercorrere le avventure vissute durante l’infanzia, e non vedo l’ora di scoprire dove si saranno inoltrati Rufy ed i suoi compagni negli anni in cui ho smesso di seguirlo. Ho ripreso tuttavia la serie con un buon ritmo, ed ho questa immensa voglia di divorarmi un volume dietro l’altro, come non accadeva da un po’. Mentre sto scrivendo questa recensione, sono in realtà già al dodicesimo volume e se non mi sentissi in obbligo di scrivere un post per ogni volume che leggo, me ne mangerei probabilmente tre o quattro al giorno. Ma completare questo piccolo compendio sui manga per me è importante, permettendomi di avere un punto di riferimento in qualsiasi momento  della mia vita. Quindi finché la barca va, lasciamola andare. 

Aggancio al volume precedente: One Piece 6
Il Ristorante sul Mare sarà costretto a fare i conti con degli ospiti indesiderati. Reduci dalla Rotta Maggiore, l’ammiraglio Creek ed i suoi uomini recupereranno le proprie forze presso il Baratie, prima di decidere di reclamarlo come proprio. Drakul Mihawk raggiungerà Creek per finire il lavoro iniziato sulla Rotta Maggiore, ma perderà l’interesse una volta scoperto il promettente talento del giovane Zoro. Una volta che lo spadaccino più forte del mondo tornerà da dove sarà arrivato, Creek e la sua banda continueranno da dove avevano interrotto. 

Inizierà quindi ufficialmente la battaglia tra i cuochi di mare e la banda dell’ammiraglio Creek, intenzionato a prendere possesso del Baratie e del diario di bordo di Zef. 
In campo scenderà Pearl “Muro di Ferro” l’Invicibile, un comandante della flotta di Creek completamente tappezzato di corazze e scudi. Egli se la vedrà con Sanji, determinato a difendere il Baratie al costo della propria vita. Oltre essere pressochè imbattibile, Pearl prenderà fuoco spontaneamente quando si trova in pericolo, generando caos nell’area di battaglia. Durante la confusione, Gin spezzerà la gamba di legno di Zef e lo terrà in ostaggio puntandogli una pistola contro. Sanji sarà costretto a mollare l’offensiva, mentre Pearl lo riempirà di botte. 
Tra un cazzotto e l’altro partirà un flashback sull’infanzia di Sanji, dove la nave sulla quale viaggiava da bambino venne attaccata da Zef dai Piedi Rossi e la sua banda di pirati, ma un inaspettato nubifragio spiaggerà entrambi su un’inospitale isola rocciosa. Zef cederà le scorte di cibo a Sanji, sacrificando la sua gamba per sopravvivere ottanta giorni prima dell’arrivo dei soccorsi. 
Gin rimarrà colpito dal racconto, tanto che sarà lui stesso a sconfiggere Pearl per avere l’onore di uccidere Sanji di persona. Gin si rivelerà essere molto più forte del previsto, al punto da prevalere su Sanji con facilità. Egli rinuncerà tuttavia ad infierire il colpo mortale, ricordando la peculiare gentilezza dimostratagli da Sanji nel momento del bisogno. 
Intanto Rufy sarà impegnato a misurarsi contro Creek per determinare chi sia il pirata più grande. Ma l’ammiraglio pirata, che sembra non esaurisca mai i suoi trucchetti, intenderà concludere l’assalto il più presto possibile e spargerà un gas velenoso mortale chiamato MH5. Rufy troverà una maschera antigas in giro per caso, mentre Gin sacrificherà se stesso per dare la sua a Sanji.

Per quanto l’arco narrativo del Ristorante sul Mare non mi faccia particolarmente impazzire, il tuffo nel passato di Sanji è un passaggio davvero emozionante. Il gesto di carità estrema di Zef mi toccò già quando lo vidi per la prima volta da bambino, e la considero tutt’ora uno dei background più belli dei protagonisti. Tutti i passati dei protagonisti sono in realtà molto tristi, e sarebbero noiosi se non lo fossero, però non lo so, questo in particolare mi ha mosso più di altri. 
Il resto del volume è principalmente caratterizzato da botte e cazzotti, ed i combattimenti in One Piece sono solitamente molto dinamici e divertenti da seguire. I nemici sono sempre molto bizzarri e sopra le righe, e Pearl l’Invincibile in questo volume non fa di certo eccezione. Gin è stato invece una piacevole sorpresa, poiché nella sua normalità si rivela essere un combattente davvero temibile. Pur essendo un pirata e comportandosi come tale, rimane un personaggio con una certa integrità e valori, rappresentando idealmente una figura da leader sicuramente superiore a Creek. 
Molto altro da dire non credo ci sia e pertanto penso sia giunta l’ora di concludere questo post. Nel prossimo volume assisteremo allo scontro finale presso il Ristorante sul Mare, concludendo ufficialmente l’arco narrativo sul Baratie. Sono certo che lo saprete già, ma nel caso vi foste dimenticati come andrà a finire e quale sarà la successiva destinazione dei nostri giovani protagonisti, vi aspetto in occasione della prossima recensione su Parola Manga. Un abbraccio virtuale, ed a presto! 

One Piece 7 (New Edition, Star Comics) - € 4.30

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