martedì 26 novembre 2019

Goblin Slayer 1

Ho cominciato a recensire alcuni shōnen, ora è giunto il momento di affrontare un seinen, quindi un manga mirato ad un pubblico prevalentemente adulto, contenente tematiche mature, scene di cruda violenza ed esplicita nudità.
Parliamo quindi di Goblin Slayer, un manga seinen scritto da Kumo Kagyu e disegnato da Kousuke Kurose, che rappresenta l’adattamento manga dell’omonima serie di light novel di Kagyu. In Giappone, il manga viene serializzato sul Monthly Big Gangan magazine il 15 febbraio del 2016 ed è attualmente ancora in corso, mentre dalle nostre latitudini è stato pubblicato dalla J-Pop ad ottobre 2018. Attualmente in Italia sono disponibili i primi 7 volumi.

L’ambientazione di Goblin Slayer è puramente fantasy, presentando i classici tratti dei giochi di ruolo come Dungeon & Dragons o World of Warcraft. La nostra protagonista è infatti una timida sacerdotessa di 15 anni, che si reca per la prima volta nella locanda della gilda degli avventurieri per arruolarsi ad essa. Il nome della protagonista, così come quello degli altri personaggi in questo volume, non ci è dato saperlo. La sacerdotessa otterrà quindi una piastrina di porcellana, il riconoscimento degli avventurieri novizi, ed una volta agganciata da altri giovani avventurieri dello stesso rango, parte per la sua prima missione.

Il gruppo composto da quattro avventurieri alle prime armi hanno l’incarico di liberare delle ragazze rapite da alcuni goblin che infestano la regione. Ma non c’è nulla da temere, poiché i goblin sono reputati essere i mostri più stupidi e deboli in circolazione, alla portata degli avventurieri in erba. Non passano neanche cinque minuti dall’ingresso nella grotta, che il nostro spavaldo gruppo di avventurieri s’imbatte in una imboscata dei goblin, che in pochi istanti massacrano due membri del gruppo, rapendone una terza. Dovete infatti sapere che anche i goblin hanno l’istinto di riprodursi, e rapiscono quindi giovani fanciulle per... “fare i loro porci comodi”, citando il manga stesso.
La sacerdotessa viene tuttavia salvata tempestivamente da un prodigioso cavaliere che si presenta con l’appellativo di Goblin Slayer, lo sterminatore di goblin. Grazie a questo esperto avventuriero di alto rango, specializzato nel massacro di goblin, la sacerdotessa, seppur traumatizzata, riesce a trarsi in salvo.
Il cavaliere di nome Goblin Slayer ha i suoi buoni motivi per odiare i goblin, in quanto hanno sterminato la sua famiglia di fronte ai suoi occhi mentre era un infante. Con elmo ed armatura aderite al proprio corpo, che durante il volume non toglie neanche per sorseggiare una tazza di tè, ha da allora dedicato la sua vita all’uccisione dei goblin, accettando ogni incarico correlato ad essi, per quanto la ricompensa sia poco attraente. Pur avendo trascorso un’esperienza terrificante, per un qualche ignoto motivo quanto il nome dei protagonisti, la sacerdotessa decide di affiancare Goblin Slayer nel percorso verso l’obiettivo della sua vita: sterminare tutti i goblin.

Il volume in Italia, pubblicato appunto dalla J-Pop, costa 6.50€ ed è accessoriato da doppia copertina. Mentre acquistavo il volume in fumetteria, non mi ero accorto si trattasse di uno seinen, aspettandomi quindi uno shonen alla Demon Slayer, il cui nome me lo ricordava molto. In più, ho pensato che i demoni fossero logicamente più spaventosi dei goblin e mi aspettavo di conseguenza qualcosa di molto tranquillo. Il modo in cui sono stati tuttavia caratterizzati i goblin in questo manga mi ha inizialmente destabilizzato. Certo, li associavo a viscide creature, bramose di sangue e violenza. Oltre al carattere violento e brutale presentato egregiamente nel manga, assistiamo inoltre alla natura intrinsecamente perversa dei goblin, alle prese con atti sessuali con giovani fanciulle non esattamente consenzienti. Non a caso si tratta di uno seinen, e quindi vivamente sconsigliato ad un pubblico minorenne o facilmente impressionabile. Aldilà del contenuto, che possa piacere o meno, i disegni sono a mio avviso comunque ben fatti. La trama non tratta nulla di particolarmente innovativo, mentre la caratterizzazione dei personaggi, salvo i goblin, è pressoché assente. Anche se mi chiedo quanto si possa tirare avanti un manga incentrato sullo sconfiggere i goblin, è sicuramente presto per esprimere un giudizio, ma per quanto riguarda questo primo volume, per me è ni.

Nessun commento:

Posta un commento