venerdì 29 novembre 2019

My Hero Academia 1

Sono probabilmente uno dei pochissimi lettori di manga, che non ha ancora avuto tra le mani nessun numero dell’acclamatissimo My Hero Academia. Nei diversi anni che mi sono allontanato dai fumetti giapponesi, è emerso questo titolo, di cui tutti parlano e che viene addirittura definito il successore di Naruto. Non ho potuto quindi continuare ad evitarlo, per quanto l’idea di un fumetto giapponese basato sullo stereotipo dell’eroe americano in calzamaglia non mi attragga particolarmente.

My Hero Academia è un manga shonen scritto e disegnato da Kohei Horikoshi, autore di Crazy Zoo. Il primo capitolo debuttò nel Weekly Shonen Jump il 7 luglio 2014 ed è attualmente tuttora in corso. In Italia la serie vede la luce grazie a Star Comics nel febbraio 2016. Ad oggi sono disponibili 21 volumi, sui 24 in Giappone.

Il manga è ambientato in un mondo dove circa l’80% della popolazione dispone di un potere sovrannaturale chiamato “quirk”. I reati e disordini sono all’ordine del giorno, in quanto questi poteri vengono utilizzati da persone denominate “Villains” per scopi disonesti. Questi vengono tuttavia contrastati dagli “Heroes”, individui che dedicano il loro super potere al bene ed alla protezione della comunità. Il rimanente 20% della popolazione sono invece persone normalissime, come nel caso del nostro protagonista Izuku Midoriya, un giovane ragazzino senza quirk, il cui sogno più grande è quello di diventare un Hero. Non si limita al voler essere un Hero qualsiasi, ma ambisce a diventare come Allmight, il più forte e popolare tra tutti gli Heroes. Izuku viene schernito dai suoi compagni di classe per il suo patetico sogno, ed addirittura la sua stessa madre lo reputa impossibile.
Un giorno, un fiero compagno di classe di Izuku di nome Katsuki, viene assalito da un Villain e benché il nostro protagonista non disponga di poteri, si lancia comunque a capofitto alla difesa del suo compagno. Fortunatamente accorre il fantastico Allmight, dai tipici caratteri e lineamenti americani, a salvare the situation! Impressionato dalla indole eroica di Izuku, Allmight offre al ragazzino i suoi poteri, in quanto alla ricerca di un degno erede. Il super potere di Allmight si chiama “One For All” e consiste nella cristallizzazione dei poteri dei possessori precedenti del quirk, sommando, di eredità in eredità, i poteri al possessore successivo, donando quindi forze sovrumane. Izuku naturalmente accetta, ma saranno necessari dieci mesi di intenso allenamento per poter accogliere il potere all’interno del suo esile corpo.
Izuku assimilerà ad ogni effetto il quirk di Allmight, ma sarà incapace ad usarlo e dosarlo correttamente. Infatti, alla prima necessità del super potere (per salvare una compagna di nome Ochako che si trova in pericolo durante l’esame d’ammissione al prestigioso liceo degli Heroes), Izuku si fratturerà il braccio destro ed entrambe le gambe per utilizzarlo. Nonostante tutto, il nostro protagonista riuscirà ad entrare allo Yuei, l’ambito liceo in cui sognava di studiare, diventando così la sua accademia per eroi (ecco da dove deriva il titolo). Ora difronte ad Izuku si prospettano tre anni di percorso formativo, i più duri ed impegnativi di sempre. Riuscirà il nostro giovane eroe a superarli?

Cosa dire su My Hero Academia? Personalmente, i super eroi non mi sono mai veramente piaciuti. Motivo per il quale, sin da bambino, ho sempre prediletto i fumetti giapponesi a quelli americani. Può quindi piacere questo manga a chi non apprezza lo stereotipo del super eroe americano? Ebbene, parrebbe di sì. Per quanto l’idea di fondo non mi faccia impazzire, My Hero Academia rappresenta quel genere di fumetto sui super eroi che leggerei, perché è vero che presenta alcuni caratteri tipici degli eroi americani, fortemente riconoscibili soprattutto in Allmight, ma troviamo anche i tratti classici dei manga che tanto adoriamo, che sono comunque predominanti. È stato quasi commovente assistere alla reazione di Izuku, una volta realizzato di poter diventare un Hero, come anche la fierezza della madre. Troviamo anche molte battute umoristiche e divertenti, che mi ricordano le risate fatte con i grandi classici come Dragon Ball, One Piece e Naruto. Ciò che tuttavia distingue questo manga dagli altri citati, è a mio avviso il protagonista. Izuku, a differenza di altri protagonisti, è consapevole dei suoi limiti, una persona tenera, empatica, a livelli superiori rispetto agli altri. Questo lo rende una persona genuina, e ne facilita l’immedesimazione da parte del lettore.
Un piccolo difetto, dal mio personale punto di vista, è la velocità con la quale sono scorsi gli eventi. In un volume il protagonista ottiene il potere, supera l’esame d’ammissione, basata peraltro su una singola prova, assistiamo alla cerimonia del primo giorno.. insomma, avrei dedicato magari un qualche capitolo in più ad ogni singolo evento. Sono assolutamente curioso di continuare questo manga, il cui potenziale è sicuramente molto grande e da come se ne parla, continua soltanto a migliorare.


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