Fullmetal Alchemist è ambientato in un mondo in cui l’alchimia è una scienza ben nota e praticata da molte persone. Con essa è possibile fare praticamente di tutto, benché vi siano dei limiti da conoscere e delle regole da rispettare. I nostri due protagonisti della storia sono i fratelli Edward e Alphonse Elric, due giovani alchimisti alla ricerca della pietra filosofale, una sostanza catalizzatrice estremamente rara, in grado di compiere trasmutazioni ignorando il principio dello scambio equivalente su cui poggia l’alchimia. Dovete infatti sapere che per compiere una trasmutazione di un certo oggetto, è necessario dare in cambio qualcosa con il medesimo valore. La pietra filosofale permetterebbe inoltre trasmutazione umana, riuscendo quindi addirittura a resuscitare i morti, altrimenti impossibile attraverso l’alchimia tradizionale.
Edward ed Alphonse ne sanno qualcosa, poiché il tentativo di resuscitare la defunta madre attraverso l’aiuto dell’alchimia, costò molto caro ad entrambi. Edward, il fratello maggiore, perse la gamba sinistra, mentre Alphonse, il fratello minore, perse l’intero copro. Edward riuscì comunque a salvare Alphonse, trasmutando l’anima del fratellino, legandola ad un’imponente armatura. Per fare ciò, sempre secondo il principio dello scambio equivalente, sarà tuttavia necessario sacrificare il suo braccio destro, ora sostituito da un braccio meccanico, una specie di protesi d’acciaio chiamata auto-mail. I fratelli Elric non sono semplici alchimisti, ma sono degli alchimisti di stato, un’istituzione alle dirette dipendenze del comandante supremo. Malgrado gli alchimisti di stato vengano rispettati, i popolani hanno una bassa stima nei loro confronti, poiché non dedicano le loro capacità al bene comune, a differenza degli altri alchimisti che non si trovano in relazione con le forze militari. I nostri protagonisti mostrano tuttavia parecchia empatia, risolvendo le svariate difficoltà nei villaggi in cui sostano durante la ricerca della suddetta pietra filosofale, ricerca che procederà nel prossimo volume.
Fumettista: “Ah, Fullmetal Alchemist! Hai visto per caso l’anime su Netflix?”
Io: “Ahm, no..”
Mi ricordo che già mentre frequentavo le medie, un mio compagno di classe continuava a tormentarmi con questo manga, urlando al capolavoro. Ai tempi ero tuttavia preso dai grandi classici come Naruto, One Piece e Bleach, e non rimanevano molti soldi per seguire altre serie. Adesso che ne ho la possibilità, voglio recuperare tutte le opere manga acclamate che mi sono perso negli anni e Fullmetal Alchemist è una di queste. Sono onestamente contento di aver aspettato, poiché considerando le tematiche che tratta, potrò comprenderlo ed apprezzarlo maggiormente nella mia attuale età adulta. La parte che ho preferito maggiormente di questo primo volume, è proprio quando i fratelli alchimisti si confrontano con il vicario di un villaggio, che attraverso l’uso dell’alchimia imbroglia i cittadini, facendogli crede si trattassero di miracoli divini. Il confronto tra scienza e religione è un argomento piuttosto scottante, che potrebbe far storcere il naso ad un lettore credente. Ma lo scambio di battute tra Edward, e la ragazza devota o il vicario stesso, li ho trovati dei passaggi divertenti ed interessanti. Da quanto ci anticipa il manga sul prossimo volume, il confronto tra scienza e religione si farebbe più acceso, cosa che rende l’opera a parer mio ancora più intrigante. L’alchimia è una pratica che è stata storicamente in conflitto con la chiesa sin dal medioevo, proibito dalla stessa e punita con la pena di morte. Immergersi in un mondo dove invece l’alchimia è scientificamente approvata e comunemente accettata, e dove è il credo e la religione a rappresentare quasi la minoranza, è molto interessante. A parer mio, la storia è partita bene, la premessa mi ha stuzzicato l’interesse e continuerò sicuramente a leggerlo. I disegni non mi hanno d’altra parte fatto particolarmente impazzire. Per quanto apprezzo tantissimo il design dell’armatura di Alphonse, non riesco proprio a farmi piacere com’è stato realizzato il fratello maggiore Elric, così come i tratti dei volti dei personaggi in generale. Ma si tratta assolutamente di una preferenza personale.
Consiglio quindi la lettura di questo manga, benché il mio giudizio si limita alla lettura di questo primo volume. Trovo però che ci siano le basi per un’ottima storia, e considerando il successo che ha avuto l’opera, direi che sarà proprio così.
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