giovedì 26 dicembre 2019

Aposimz 2

È passato un mese dall’uscita del primo volume di Aposimz, opera scritta e disegnata da Tsutomu Nihei, che ho avuto il piacere di leggere e recensire a fine novembre (Aposimz 1 per recuperarne la lettura). Tra tutte le uscite di dicembre, Aposimz 2 è stato uno di quelli che ho atteso maggiormente. Quindi senza perderci in ulteriori chiacchiere, scopriamo dove ci condurranno le pagine sbiadite di questo volume.

Nel primo volume abbiamo assistito alla distruzione del villaggio di Etherow per mano di un frame regolare ai servizi del despota Ribedoa. Grazie all’aiuto dell’amichevole automa Titania, il nostro protagonista si trasformerà a sua volta in un Reincarnato, giurando vendetta nei confronti dell’Impero.


Iniziando a viaggiare insieme, Etherow e Titania si imbatteranno in una città sotto il controllo di due frame regolari gemelli di nome Eil ed Eim, dove le persone affette dalla malattia del frame, anche con sintomi appena visibili, vengono catturate e costrette a combattere nelle arene contro automi ostili, per dilettare le folle come ai tempi dei antichi romani. Etherow, essendo un Reincarnato, presenta anch’esso i sintomi della malattia del frame all’occhio destro e verrà ben presto identificato come contagiato e gettato di conseguenza nell’arena assieme agli altri malcapitati. Ma Etherow non è un semplice frame ed una volta generata la sua armatura attorno il suo corpo, elimina l’automa ostile con facilità, lanciando la sfida ai due gemelli. I due Reincarnati ai servizi di Ribedoa si dimostrano essere più forti del previsto ed il nostro protagonista si ritroverà in serie difficoltà, finché non arriverà in soccorso un’altro frame regolare, che assieme ad Etherow sconfiggeranno con successo i gemelli malvagi. Il frame regolare si identificherà come Kesha, una giovane ragazza proveniente da Ilf Nich, un regno dato per sconfitto per le mani dell’impero di Ribedoa. Kesha ci spiegherà che pur avendo perso la capitale, Ilf Nich continua a prosperare. Essa è inoltre onorata dalla presenza di Titania, che nel suo regno viene venerata alla pari di una dea, ammirandone le gesta contro l’impero di Ribedoa. Su questo pretesto, Kesha desidera unirsi alla nobile Titania, offrendo il suo aiuto nel contrastare l’impero. Il trio neo composto inizierà ad attaccare alcuni avamposti dell’impero, fino ad imbattersi in un convoglio abbandonato dove troveranno una lista di prigionieri, nella quale figurano alcuni abitanti del villaggio distrutto di Etheran. L’indizio stuzzicherà l’interesse del nostro protagonista, che si avvierà alla ricerca dei suoi compagni. Una volta giunti alla struttura dove avrebbero trovato i prigionieri, i nostri protagonisti si renderanno conto di essere cascati nella trappola tesa da Yiyu, il frame regolare che lo scorso volume aveva raso al suolo il villaggio di Etheran. Yiyu intenderà fronteggiare i protagonisti affiancato da un secondo frame regolare, una giovane ragazza di nome Biko, la quale Etheran riconosce, senza rivelarci il legame che ha con lei. La ragazza non riconoscerà tuttavia il nostro protagonista, considerandolo un nemico da sconfiggere per compiacere il suo padrone Yiyu. Questo complicherà la situazione, in quanto Etheran oltre a fronteggiare un temibile avversario come Yiyu, dovrà fare i conti con la morale nel lottare contro una persona a lui apparentemente cara. Gli esiti della battaglia ci verranno rivelati entro la fine del volume stesso, ma non vorrei assolutamente rovinarvi il piacere di scoprirlo da soli!

Sono contento di aver iniziato questa serie, perché anche questo secondo volume mi ha decisamente soddisfatto. L’introduzione di Kesha, un personaggio proveniente da un regno dato per perduto, cosi come per quella di Biko, di cui sappiamo ancora poco e niente, sono elementi che intricano la trama e la rendono ulteriormente interessante. Ad ogni risposta che otteniamo sul mondo di Aposimz, ci sorgeranno due domande al suo posto e veniamo invogliati a volerne scoprire di più.
La leggerezza dei tratti dei disegni con cui Nihei ha realizzato questo manga lo rendono molto particolare, ma altrettanto sarà impegnativa la lettura in un ambiente scarsamente illuminato. Al termine di questa serie, avrò probabilmente bisogno di farmi un paio di occhiali nuovi. Nonostante questo, li apprezzo infinitamente volte di più rispetto a quelli realizzati su Blame!, sempre a cura di Nihei. La fase di trasformazione dei frame regolari è resa egregiamente, così come le scene di combattimento. Trovo anche che il design dei personaggi, sempre paragonandolo ad opere precedenti dell’autore, sia maggiormente curato. Basti soltanto osservare la modalità frame di Titania illustrata sulla copertina, che personalmente ho apprezzato davvero molto.
Sono curioso di vedere come Nihei intenderà far proseguire questa trama, e le sorprese che avrà in serbo per noi. Il terzo volume dovrebbe uscire tra due mesi, verso fine febbraio. Se avrete voglia, mi ritroverete qui a parlarne con voi!

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