sabato 18 gennaio 2020

Astra Lost In Space 1

Spazio: ultima frontiera. Questi sono i viaggi della nave stellare Enterpri.. momento, non è Star Trek questo. Ma sempre nello spazio ci ritroviamo this weekend, proponendovi una nuova ed elettrizzante recensione!
Il 18 dicembre del 2019 Star Comics ci vizia con l’uscita del primo volume di Astra Lost In Space di Kenta Shinohara, che in Giappone è stato serializzato sulla rivista digitale Shonen Jump+ tra maggio 2016 e dicembre 2017. L’opera è relativamente breve, raccolta in soli cinque volumi, rendendola una serie accessibile al portafoglio di tutti.
Personalmente adoro lo spazio, lo trovo terribilmente affascinante, e non potevo quindi lasciarmi sfuggire questo titolo fantascientifico ambientato tra le stelle.
Allacciamoci le cinture quindi, pronti a decollare alla scoperta di Astra Lost In Space!


Corre l’anno 2063. Una giovane ragazza di nome Aries Spring si reca allo spazioporto di Mousanish per prepararsi al campeggio spaziale sul pianeta McPA, dove assieme ad altri compagni della scuola superiore Caird trascorrerà cinque giorni in assenza di supervisione adulta. La nostra protagonista sbadata ma carica d’entusiasmo verrà derubata della sua borsa da un malvivente all’interno dello spazioporto, che sarà tuttavia tempestivamente fermato da un giovane ragazzo che si rivelerà essere Kanata Hoshijima, un aspirante esploratore dello spazio (che verrà tuttavia brevemente arrestato dai robot poliziotti per presunto comportamento violento). Tra i compagni di viaggio figureranno anche Quitterie Rafaeli e la sorellina adottiva di dieci anni Funicia; Zack Walter, un formidabile liceale con un impressionante quoziente intellettivo di oltre duecento; l’ammagliante rubacuori di nome Charce, nonché altri studenti più misteriosi e riservati, come Yunhua Lu o Ulgar.
Dopo un breve viaggio di quattro ore, la squadra atterra sul pacifico pianeta McPA. Tutto procederà normalmente, finché il gruppo, nell’intento di raggiungere gli alloggi prestabiliti, s’imbatterà in una grande sfera luminosa che inghiotterà l’avventato Luca, che si avvicinerà troppo sfidandone il pericolo. La sfera si avvicinerà rapidamente al resto della squadra, teletrasportando chiunque vi entri in contatto nell’oscuro spazio, ritrovandosi tutti a galleggiare nel vuoto cosmico.
Grazie agli stabilizzatori collegati alle loro tute, i nostri protagonisti saranno in grado di spostarsi verso una nave apparentemente abbandonata per trarsi in salvo. Tutti tranne la sfortunata Aries, che equipaggiata con stabilizzatori difettosi si ritrova a girarsi su se stessa. Kanata sarà l’unico con il coraggio di soccorrere la povera malcapitata, e si getterà nel vuoto per riportarla a bordo.
Giunti quindi tutti sani e salvi sulla nave spaziale, l’entusiasmo del gruppo verrà presto smorzato quando scopriranno di trovarsi a ben 5012 anni luce di distanza da casa (considerando che il pianeta McPA ne distava “soltanto” nove). I brevi calcoli fatti da Zack riveleranno che saranno necessari tre mesi per percorrere il tragitto fino a casa, una distanza impossibile da sostenere da nove persone, considerando la scarsità di viveri e d’ossigeno presenti sulla navicella. Zack è tuttavia in possesso di un database di pianeti, ed impostando alcuni parametri di ricerca trova un pianeta ricco di risorse di nome Vilavurs a 164 anni luce di distanza, corrispondenti a 3 giorni di viaggio. Identificherà inoltre altri quattro pianeti, ad una distanza sufficiente da permettere di sopravvivere con i rifornimenti fatti tra uno scalo e l’altro, tracciando quindi un percorso che li riporterà in via teorica al pianeta terra. Ispirandosi ad una placchetta all’interno del velivolo, la navicella verrà battezzata Astra dai nostri protagonisti, determinati a compiere il viaggio verso casa.
I nove compagni di viaggio atterreranno quindi sul primo pianeta chiamato Vilavurs, e si metteranno presto alla ricerca di viveri e vettovaglie. Il pianeta presenta una ricca varietà di flora e fauna che permetterà ai nostri protagonisti di rifornirsi a sufficienza per il prossimo viaggio, utilizzando un dispositivo di rilevazione di commestibilità ideato da Zack con alcuni pezzi di scarto trovati sulla nave. Durante la ricerca all’interno d’un bosco, la misteriosa sfera riapparirà difronte al gruppo che sarà costretto a darsela a gambe, sfruttando la memoria fotografica di Aries per destreggiarsi all’interno del bosco.
Le crescenti tensioni tra Quitterie e Kanata alimenteranno fervide discussioni, durante una delle quali si perderà di vista la piccola Funicia che si caccerà in un gran guaio. Finirà infatti in cima a una delle piante-piattaforme dalla cui non solo non riuscirà a scendere, ma verrà anche puntata da un predatore locale volante. Saranno le incredibili abilità fisiche da atleta di decathlon di Kanata a salvare Funicia e ritornare tutti felici e contenti alla nave, pronti per avviarsi verso il prossimo pianeta.
Un primo happy ending di questa serie, non fosse per la confidenza che farà Zack a Kanata alla fine del volume. Cercando di aggiustare il danneggiato comunicatore della navicella, il giovane genietto scoprirà che l’apparecchio è stato in realtà manomesso di recente, indubbiamente da qualcuno dei nostri fidati protagonisti. Di chi potremmo sospettare?

Primo volume che mi convince molto, e non solo per la presenza dello spazio! L’idea della trama mi è particolarmente piaciuta, malgrado non sia nulla di incredibilmente innovativa. Ma l’idea di dover riuscire a sopravvivere nello spazio, cercando nel frattempo di ritornare a casa, è una cosa che m’intriga non poco! Gli scenari possibili sono infiniti, e sono davvero curioso di cosa avrà in serbo per noi la fantasia dell’autore quando atterreremo sui pianeti successivi. La trama si complicherà ulteriormente con la presenza di un sabotatore all’interno del gruppo. Insomma, le domande che solleva il volume sono molte e sono davvero curioso di scoprirne le risposte nei volumi che verranno.
Una cosa che mi ha colpito particolarmente di Astra Lost In Space è stata la profonda caratterizzazione dei personaggi. Non sono semplicemente nove personaggi buttati li a casaccio: già in questo volume ci saranno dei approfondimenti su alcuni soggetti, caratterizzando appunto in maniera più dettagliata i loro comportamenti e modi di fare. L’opera non si limita tuttavia solo a questo, perché vedremo anche come le situazioni che si presenteranno nel corso dell’avventura moduleranno i comportamenti dei protagonisti, facendoci assistere alla loro crescita personale durante questa esperienza.
Sono terribilmente curioso di sapere come prosegue questo manga e non vedo l’ora di acquistare il prossimo volume, che secondo il sito della Star Comics uscirà il 22 gennaio, settimana prossima. Purtroppo con l’elevato numero di manga che ho intenzione di leggere e recensire, il seguito di questa serie dovrà attendere il mese di febbraio, ma prometto di provvedere alla recensione appena mi sarà possibile!
Un abbraccio a tutti, e grazie come sempre della vostra inestimabile attenzione.
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Astra Lost In Space 1 (Star Comics) - € 5.90



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