sabato 4 gennaio 2020

Demon Slayer: Kimetsu No Yaiba 1

Buona sera cari amici e ben ritrovati! Come magari già saprete, il venerdì è dedicato alla scoperta dei primi volumi e quindi ho il piacere di proporvi qualcosa di ancora inedito su questo blog. Oggi parleremo quindi di Demon Slayer: Kimetsu No Yaiba, un manga scritto e disegnato da Koyoharu Gotouge che prende vita sulle pagine della rivista Weekly Shonen Jump dal 15 febbraio 2016. A partire da aprile 2019, la Star Comics pubblica l’opera anche in Italia, arrivando attualmente al quinto volume, sui 18 disponibili in Giappone. A febbraio 2020 sarà prevista la pubblicazione del sesto volume da parte di Star Comics.

La storia è ambientata in Giappone, negli albori del ventesimo secolo, durante il periodo Taisho. Il nostro protagonista si chiama Tanjiro, un giovane ragazzo che si occupa di vendere carbone per contribuire al sostentamento della sua famiglia numerosa, sulla quale grava una difficoltà economica che si è accentuata con la morte del padre. Come di sua abitudine, Tanjiro si reca dalla montagna in cui abita verso il villaggio, dove si trovano i principali acquirenti. Tutta normale amministrazione, finché non giungerà di nuovo a casa dove si ritroverà una scena agghiacciante.
La sua intera famiglia sterminata, i loro corpi esanimi in mezzo a pozze del loro stesso sangue. Tanjiro si caricherà in spalla la sorella Nezuko, l’unico membro della famiglia che sembrerebbe essere ancora in vita e quindi potenzialmente salvabile da un medico. Non appena Nezuko riprenderà coscienza, Tanjiro scoprirà che sua sorella non è più la stessa di prima. Durante la notte dell’attacco, la sorella di Tanjiro, contagiata da sangue demoniaco, si è trasformata anch’essa in un demone affamato di carne umana, e così tenterà di azzannare il fratello, tentennando tuttavia nell’intento. A Tanjiro non importa se Nezuko è un demone o meno. Trattandosi del suo unico familiare superstite, giura di trovare un modo per far ritornare umana la sorella e vendicare la sua famiglia nel mentre.
Su suggerimento di Giyu Tomioka, un cacciatore di demoni che incrocerà la strada di Tanjiro, il nostro protagonista si avvierà alla ricerca di un certo anziano di nome Sakonji Urokodaki, che vive alle pendici del monte Sagiriyama. In realtà sarà proprio Urokodaki a trovare Tanjiro, salvandolo tempestivamente da un demone affamato. Il maestro Urokodaki deciderà di addestrare Tanjiro per
diventare uno spadaccino ammazza demoni, che si sottoporrà ad un programma di allenamento lungo ed intenso. Oltre ad apprendere tecniche di combattimento essenziali, Tanjiro imparerà le caratteristiche principali che accomunando tutti i demoni. Essi infatti sono dotati di grandi abilità fisiche e le loro ferite guariscono rapidamente. Sono in grado di riattaccare le parti del corpo mozzate e di farsi crescere nuovi arti. Alcuni demoni sono dotati di poteri insoliti, che permettono loro di mutare la forma del corpo, inoltre non è possibile ucciderli senza usare la luce del sole o una katana speciale, le Nichirinto (katana del sole).
Dopo anni di incessanti addestramenti, l’olfatto di Tanjiro, già particolarmente sviluppato, si acuisce al punto da essere in grado di “fiutare” quando nella guardia dell’avversario si apre una falla. Sarà quindi ritenuto pronto da parte di Urokodaki per affrontare la prova definitiva per diventare ufficialmente un cacciatore di demoni. Tanjiro si recherà verso il monte Fujikasaneyama, dove dovrà affrontare la selezione finale, per cui si è allenato duramente per tutto questo tempo. Sul monte sono imprigionati senza possibilità di fuga alcuni demoni catturati vivi dagli spadaccini. Il requisito per superare la prova consisterà quindi nel sopravvivere per sette giorni in queste aree infestate da demoni.

Solitamente cerco di essere neutro nel dare un parere personale ad un titolo, cercando di bilanciare equamente i pro ed i contro dei volumi che recensisco. La trama non sarà niente di speciale ed i disegni non saranno i più spettacolari in circolazione, ma questo manga mi ha decisamente preso. Penso sia una cosa assolutamente soggettiva, perché in fondo non ha nulla di trascendentale e non credo sia particolarmente acclamato dal pubblico. Eppure mi è piaciuto tantissimo, mi ha suscitato quelle emozioni che provavo scoprendo nuovi manga da ragazzino.
Il rapporto tra Tajiro e Nezuko è incredibilmente saldo, al punto che Nezuko, seppur affamata, non riesce a divorare il fratello, così come Tajiro si rifiuta di uccidere la sorella indemoniata, ma è addirittura determinato a trovare una cura apparentemente inesistente. Un amore fraterno talmente profondo che nonostante la situazione che li rende completamente incompatibili, rimangono comunque vicini l’un l’altro. La trama non offre nient’altro, ma la trovo una premessa bellissima e mi va bene così. Sono davvero curioso di proseguire questo manga, e spero che i volumi successivi raggiungano le mie aspettative.


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