sabato 1 febbraio 2020

Berserk 1

Buona sera cari lettori, e ben ritrovati su Parola Manga!
Il blog è ancora giovane, e capita quindi spesso di proporvi il primo volume di una determinata serie, come sarà il caso di quest’oggi. Il manga che intendo presentarvi è senza dubbio noto a tutti, ma conosco poche persone che lo leggono veramente.
Stiamo parlando di Berserk, un opera scritta e disegnata da Kentaro Miura, che prende vita nel lontano ottobre del 1989 e dopo 30 anni è ancora in corso. E c’è chi si lamenta di One Piece che è “soltanto” del 1997.
Berserk arriva in Italia nel 1996 tramite l’etichetta Planet Manga di Panini Comics, pubblicando dei volumi corrispondenti alla metà di quelli originali. Le ristampe Berserk Collection e Serie Nera (quella che possiede il sottoscritto) preservano il formato giapponese, presentando comunque un senso di lettura occidentale.
L’opera è raccolta in 40 volumi ed il buon Kentaro non sembra aver fretta di continuare la sua opera, che rimane comunque uno dei manga più acclamati ed iconici di tutti i tempi. Se non avete mai letto un numero di Berserk, vi invito a scoprire il primo volume assieme a me. Andiamo.


Nelle prime pagine di Berserk vedremo il protagonista impegnato a compiacere una giovane donna, che durante l’atto amoroso si trasformerà improvvisamente in un mostro assetato di sangue. Il cavaliere nero estrarrà la sua enorme spada per dividere in due l’orribile abominio, concludendo la peculiare scena introduttiva.
Il guerriero nero di nome Gatsu, alla ricerca di informazioni sul barone di Koca, si recherà in una
locanda trovando alcuni briganti al suo servizio, impegnati a torturare un povero elfo. Se non avete mai letto Berserk, è doveroso specificare che gli elfi all’interno dell’opera non rispettano i classici standard del mondo fantasy, apparendo quindi come delle piccole creature volanti simili a fate.
La richiesta di informazioni sul conto del barone verrà accolto con violenza, ma il nostro protagonista equipaggiato con uno spadone più grande di se stesso saprà bene come rispondere a chi alza le mani. Completamente disinteressato della gratitudine dell’elfo di nome Pak, il nostro protagonista proseguirà la sua ricerca, cadendo tuttavia presto tra le mani della milizia cittadina.
Dopo essere stato imprigionato e torturato, Gatsu incontrerà il signore del feudo che ne ordinò la cattura. Spaventato da una possibile reazione dei briganti per quanto successo nella locanda, decide di consegnarlo personalmente al barone per scusarsi. Il barone di Koca non si mostrerà interessato al tributo offerto, ma deciderà invece che sia giunto il momento di sterminare la popolazione del villaggio, signore feudale incluso.
Nel frattempo, Pak ricambierà il favore a Gatsu liberando il guerriero nero dalle segrete, giusto in
tempo per assistere all’invasione dei briganti, capitanati dal barone stesso. Gatsu coglierà l’occasione per impartire un po’ di disciplina al barone, che in preda alla sconfitta assumerà le sue vere sembianze mostruose, ribaltando le sorti dello scontro. Il nostro protagonista si troverà in serie difficoltà, ma un colpo di cannone mirato in testa seguito da un fendente che lo dividerà in due, porrà fine alla battaglia. Prima di dargli il colpo di grazia (sì, perché quel coso è ancora vivo), Gatsu gli chiederà informazioni relativi ai “Cinque della Mano di Dio”. Nulla sappiamo ancora su queste entità, e nulla saprà rivelarci il barone di Koca, la cui vita verrà terminata.
Affascinato dal guerriero nero, Pak chiederà di accompagnarlo nel suo viaggio, ma il solitario Gatsu non sembra gradire particolarmente la compagnia del piccolo elfo. Mentre Gatsu proseguirà il suo viaggio di notte sotto una pioggia implacabile, un vecchio monaco gli offrirà un passaggio sul suo carro, in compagnia di sua figlia e Pak che si è spacciato per uno spirito della fortuna. Gatsu avvertirà il monaco di essere perseguitato da una legione di spiriti maligni, e che la vita dei presenti sul carro potrebbe essere in pericolo. Il monaco prenderà con leggerezza il monito di Gatsu, ma dovrà ricredersi ben presto. Ci vorrà davvero poco prima che degli spiriti maligni attratti dal marchio sul collo di Gatsu, si impossesseranno di un esercito di soldati caduti in battaglia. Inutile dire che sia il monaco che sua figlia non saranno preparati per una tale evenienza ed il loro destino è piuttosto segnato. In quanto a Gatsu, egli combatterà instancabilmente fino all’alba finché non saranno finalmente sterminati tutti.
Il viaggio di Gatsu lo condurrà in una città dove un temibile conte condanna a morte chiunque sospetti di essere eretico, ed i sospetti sono sospettosamente tanti. Il nostro protagonista sembra essere interessato a questo folle tiranno, e rilanciandogli in dietro la testa della povera giustiziata con il suo marchio inciso sulla testa, gli dichiarerà ufficialmente guerra. Il conte manderà sul campo l’enorme Lord Zondark, un gigantesco guerriero che con un maglio immenso colpisce destra e manca, centrando i propri soldati ma mancando il bersaglio principale. Nel tumulto della schermaglia che si è creata in città, Gatsu e Pak verranno avvicinati da una losca figura bendata che li inviterà a nascondersi nei suoi insospettabili alloggi. La losca figura si rivelerà essere un medico con un odio profondo nei confronti del conte, il quale gli avrebbe mangiato entrambe le gambe e parti della faccia. Egli desidera la morte del conte per mano di Gatsu, e per aiutarlo in questo, gli mostrerà qualcosa di veramente speciale per il guerriero nero.

E questo era, in giusto un paio di parole, il primo volume di Berserk. Personalmente mi è piaciuto molto, uno di quei volumi che finisci in un lampo. Più di una persona mi hanno suggerito fortemente di riprendere la lettura di questo manga, a cui mi ero avvicinato per la prima volta in adolescenza. Così come altre opere leggendarie che sto recuperando in questi mesi, anche Berserk ha trovato spazio nella mia libreria e ne sono ben contento.
Quello che mi ha colpito maggiormente di questo primo volume non è la trama e tanto meno i disegni, ma questa impronta epica in ogni pagina, con la tendenza all’esagerazione più totale. La spada di Gatsu è ridicolmente immensa, le orde di nemici che sconfigge sono schifosamente tante ed i litri di sangue versato è estremamente esagerato. Lo adoro.
I disegni non sono dei capolavori, ma consideriamo sempre che si tratta di un volume di ben trent’anni fa e che troverà margine di miglioramento nel corso degli anni. Nonostante ciò, il design dei mostri e dei personaggi è incredibile. L’unico a stonare un po’ in questo ambiente tetro ed oscuro è Pak, che con i suoi tratti teneri ed dall’indole gentile cozza, forse volutamente, con i toni dark che ritroviamo nel corso della storia. Sono davvero curioso di vedere la fantasia dell’autore all’opera, pronto a divorarmi i prossimi volumi alla stessa velocità di quest’ultimo.
Come sempre, grazie della vostra inestimabile attenzione. 💛
Seguimi suuu...

Berserk 1 (Serie Nera, 6. Ristampa) - € 5.50

1 commento:

  1. Il mio fumetto preferito.
    In Giappone siamo arrivati a una svolta, la stessa che porterà l'opera (con moooolta calma) al finale.
    Un capolavoro sin da questo volume.
    Peccato per i nomi italiani, adattati malissimo: Gatsu al posto di Guts e Pak al posto di Puck (Shakespeare si ribalta nella tomba...).
    Purtroppo erano altri tempi, non ci si badava molto a queste cose...

    Moz-

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