lunedì 17 febbraio 2020

Monster 1

Buona sera cari amici lettori e benvenuti su Parola Manga!
Oggi ho voglia di proporvi una lettura diversa da quanto sono abituato a pubblicare sul blog. Una lettura che mi è stata consigliata da tantissime persone, descritta come una delle opere più belle di tutti i tempi. Visto che non sto leggendo abbastanza serie contemporaneamente, ho voluto aggiungere questa opera, che data la sua lunghezza, non dovrebbe impegnarmi per troppo tempo.
Questa sera parliamo di Monster, un’opera scritta e disegnata dal maestro Naoki Urasawa, autore degli acclamati 20th Century Boys e Billy Bat, tanto per nominarne un paio.
Il manga è stato pubblicato in Giappone sulla rivista Big Comic Original a cadenza periodica, dal 1994 - 2001. La Panini Comics pubblicò originariamente i 18 volumi corrispondenti a quelli originali tra il 2003 - 2005, mentre dal 2010 - 2012 pubblicò il formato deluxe, composto appunto, da nove volumi belli impegnativi.
Vi racconterò sommariamente gli avvenimenti all’interno del volume, in modo da poterne discutere alla fine del post. Siate quindi avvisati che se non avete letto il volume, i contenuti che seguiranno potranno spoilerarvi la maggior parte della trama! Dato lo spessore del volume e la quantità dei dialoghi ed avvenimenti all’interno dello stesso, temo che sarà una recensione molto, molto lunga. Sicuri di essere ponti? Allora andiamo.


Corre l’anno 1986. L’opera è ambientata in una Germania ancora divisa dal muro di Berlino. Il protagonista della storia è il dottor Kenzo Tenma, un giovane e brillante primario di chirurgia. Nato e cresciuto in Giappone, verrà attratto in Germania dagli innovatici articoli di ricerca del dottor Heinemann, che lo assumerà presso la sua prestigiosa clinica Eisler a Düsseldorf. Tenma è fidanzato con Eva, la figlia del suo datore di lavoro, una donna di bell’aspetto, ma fin troppo attratta dagli aspetti materiali che offre la bella vita. Il talento di Tenma viene sfruttato da Heinemann sia per aumentare la fama della clinica che l’immagine di se stesso. Benchè sia maestro nelle tecniche chirurgiche, il nostro protagonista deve sottostare al volere di Heinemann, che decide a quale urgenze dare priorità, secondo la terrificante filosofia per la quale gli uomini non abbiano tutti lo stesso valore.
Il nostro protagonista verrà chiamato in piena notte per operare d’urgenza un bambino rimasto coinvolto in una presunta rapina, dove entrambi i genitori hanno perso la vita nella propria dimora. Giunto alla clinica, incontrerà la sorella superstite alla tragedia, Anne Liebert, che in stato di shock chiederà al chirurgo di uccidere il fratello gemello sopravvissuto di nome Johan.
L’operazione sembra essere impossibile, ma non per l’incredibile fuoriclasse Kenzo Tenma, che verrà tuttavia interrotto per ordine di Heinemann, che gli imporrà di intervenire sul trombo cerebrale del sindaco che sarebbe arrivato da lì a poco. Il nostro protagonista deciderà tuttavia di dare precedenza al bambino, lasciando il sindaco nelle mani incapaci del suo collega. Tenma avrà salva la vita del bambino, ma a caro prezzo, poiché la scelta comporterà la perdita del titolo di primario, la compromissione di una carriera professionale e l’abbandono della sua futura sposa.
Il nostro protagonista annegherà le proprie frustrazioni nell’alcol la stessa notte, quando la mattina seguente la polizia gli si presenterà davanti la porta. Essi informeranno Tenma della morte di Heinemann e Boyer, ponendogli alcune domande interrogatorie. Le misteriosi morti renderanno necessarie l’intervento dell’ispettore Lunge della BKA, un uomo cinico dalla memoria infallibile.
Nonostante il proseguimento delle indagini, il direttore generale della clinica nominerà Tenma direttore di dipartimento delle chirurgie, onorandolo dell’incarico che sempre aveva desiderato. Visto il titolo prestigioso, Eva tornerà a corteggiare schifosamente il nostro protagonista, che tuttavia verrà lasciata con la bocca asciutta.
Passano gli anni, e mentre la fama di Tenma accresce, ci ritroviamo presto nel 1996, dove diversi omicidi continuano ad impegnare l’intelletto dell’ispettore Lunge, che identifica un primo sospettato. Quest’uomo verrà ferito gravemente, e sarà proprio il nostro protagonista a doverlo operare.
Lunge sarà grato di aver salvato la sua preziosa fonte d’informazioni, pur rimanendo altamente sospettoso nei riguardi di Tenma per quanto concerne gli omicidi della clinica nove anni prima. I sospetti sono dopotutto ben fondati, poiché chi altri se non Tenma avrebbe guadagnato da quei omicidi nel corso degli anni?
Lo scassinatore di nome Junkels si riprenderà dall’intervento, ma quando si tratterà di fornire informazioni, l’interrogato si bloccherà, troppo terrorizzato per parlare di un certo “mostro”. Tenma non avrà il tempo di sciogliere il blocco di Junkels, poiché alla sua visita successiva troverà la guardia della camera di Junkels morta ed il paziente sparito, proprio come successe nove anni fa con i gemelli. Il nostro protagonista riuscirà tuttavia a recuperare Junkels, trovandolo ai piedi del tanto temuto mostro, che nessun altro sarà se non Johan, il bambino salvato nove anni prima. Egli confesserà di aver ucciso le quattro coppie recenti su cui stava indagando l’ispettore, cosi come i medici della clinica, quest’ultimi per ricambiare il favore di averlo salvato. Johan ucciderà Junkels, risparmiando il suo salvatore.
Il nostro protagonista inizierà ad indagare di proprio pungo sugli omicidi delle coppie, scoprendo che ognuna di loro aveva adottato un bambino prima di morire. La fonte di informazioni più fruttuosa sarà un anziano cieco con il quale Johan si sarebbe confidato. L’ormai giovane adulto gli avrebbe raccontato di voler riprendersi la sorella gemella all’età di 20 anni nei pressi di Heidelberg, il prossimo luogo dove Tenma si recherà. Lì incontrerà il capo redattore di un piccolo giornale locale, il signor Maurer. Egli si mostrerà disponibile nel aiutare il nostro protagonista a spulciare gli archivi degli articoli del 1986, e dopo lunghe ore di ricerca troveranno l’articolo contenente l’annuncio di scomparsa di un bambino appena adottato da parte di un certo signor Fortner.
La coppia adottiva crebbe nel corso degli anni la sorella che adottarono assieme al fratello scomparso, diventando una giovane donna di quasi vent’anni. Nina Fortner, una studentessa di giurisprudenza che sogna di diventare procuratrice federale. Nina è solare, attiva e particolarmente portata per l’aikido. Sebbene non ne sia al corrente, Nina è stata adottata quando era ancora molto piccola, e per quanto si sforzi, non riesce a rievocare ricordi dei suoi primi dieci anni di vita. Nelle ultime settimane ha ricevuto alcune email anonime dal contenuto strano ma intrigante, fino a chiederle un appuntamento presso il castello di Heidelberg nel giorno del suo compleanno.
Tenma scoprirà in tempo dove si sia recata Nina, ma nel momento in cui raggiungerà la ragazza, il nostro protagonista verrà aggredito da un uomo con cesoie assoldato da Johan. Nina metterà fuori combattimento il giardiniere killer utilizzando le sue prodi arti di combattimento ed una volta immobilizzato con la cravatta del chirurgo, i due si avvieranno verso casa Fortner, temendo che Johan possa essere lì a replicare il suo ennesimo omicidio.
L’intuizione si rivela essere corretta, ma il tempismo sarà completamente sbagliato. Giunti all’abitazione troveranno i corpi esanimi dei genitori di Nina e quello del signor Maurer, rimasto vittima per caso. Sarà questa orribile vista a rievocare i ricordi di Nina, ricordandosi di essere stata lei ad aver tentato di uccidere suo fratello, nove anni prima, dopo che egli massacrò i genitori.
Sul posto arriveranno dei poliziotti che scorteranno i due presso la centrale di polizia più  vicina. Tenma inizierà tuttavia a sospettare degli agenti, avendo il presentimento che possano collaborare con Johan. Confermati i suoi sospetti, Tenma non esita a gettarsi con Nina da un ponte in un fiume sottostante, cercando temporaneo rifugio all’interno di una capanna.
Nel frattempo l’ispettore Lunge troverà la cravatta di Tenma sull’aggressore del castello, trovato morto la notte stessa. Questo particolare incastrerà il nostro protagonista, in quanto sospetto numero uno per l’omicidio al castello di Heidelberg.
Tenma sarà costretto a vivere come fuggitivo, imparando le arte delle armi da fuoco mentre cerca di rimanere in incognito. O almeno è così che si conclude il volume.

Ed eccoci al termine del primo maxi-volume di Monster. Mi sono ritrovato difronte ad un genere di storia che non sono abituato a leggere. Sin da bambino cerco manga che siano ambientati in mondi fantastici, o che abbiano delle caratteristiche che esulino dalla realtà che sono abituato a vivere. Manga del tipo slice of life o ambientati in una realtà quotidiana, li trovo noiosi. Sarà un concetto da ragazzini, ma quando mi ritaglio il tempo per leggermi qualcosa, voglio che mi teletrasporti completamente dalla vita quotidiana, facendomi vivere fantasie che non sarei in grado di esperire in altri modi. E’ quindi raro che legga qualcosa tipo Monster, ed ammetto di essere rimasto un po’ deluso dal non vedere abomini orripilanti dai denti aguzzi che sbavano sangue, come il titolo invece suggerirebbe.
Urasawa ci racconta le vicende di un’altro tipo di mostro, quello che uccide senza esitazione, senza motivo, traendo piacere nel farlo. La triste storia umana è costellata da mostri che nel corso dei tempi hanno compiuto i crimini più raccapriccianti ed inimmaginabili, senza doverli andare a cercare nei libri di fantascienza. L’antagonista di Monster è tuttavia diverso, pervaso da una malvagità intrinseca che ancora non riusciamo a comprendere a pieno, ma che ci fa riflettere su come un bambino possa uccidere i propri genitori, cosi come molte altre persone dopo di loro nel corso degli anni.
Il mistero che avvolge gli avvenimenti all’interno di questo volume ed il ritmo con il quale scorre la trama rendono la lettura incredibilmente interessante. Rimane comunque una lettura forte ed impegnativa, che non può non farci riflettere. Spesso ci viene detto di fare ciò che ci suggerisce il cuore, a scapito dei pareri altrui. Non vi sareste imposti anche voi nel salvare la vita del bambino, a scapito degli ordini di un superiore? Eppure le conseguenze della benevola insubordinanza hanno portato alla nascita di un mostro, con tutte le morti e la sofferenza che ciò comporta. La vita è veramente beffarda.
I disegni di Urasawa sono davvero stupendi, soprattutto per quanto riguarda le parti anatomiche durante gli interventi chirurgici. La cura ai dettagli è veramente strepitosa e degna di plauso. Sono curioso di come proceda questo manga, che seppur non mi abbia fatto impazzire, non posso negare di esserne rimasto intrigato. Ma siamo soltanto agli inizi, c’è ancora molto da raccontare e sono pronto a lasciarmi stupire dai prossimi volumi. Se siete sopravvissuti a questo muro di testo, ci vedremo alla prossima recensione. In caso contrario, condoglianze ai vostri familiari.
Un abbraccio.
Seguimi suuu...

Monster 1 (4. Ristampa, Planet Manga) - € 13.90


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