lunedì 10 febbraio 2020

My Hero Academia 6

Sono tante le serie che in questi mesi sto portando avanti contemporaneamente, complice anche il desiderio di portare sempre qualcosa di diverso sul blog. Eppure sento il richiamo di questo specifico manga un po’ più spesso degli altri, non a caso è la serie che ho presentato con maggiore regolarità su Parola Manga. Questa sera non farò eccezione, perchè a distanza di poco tempo dalla recensione del volume precedente, rieccoci a parlare questa sera del sesto volume di My Hero Academia.
Questa recensione sarà peraltro la trentesima che ho il piacere di presentarvi su questo blog, numero rotondo che mi rende molto orgoglioso, di cui non potrebbe fregarvi di meno.
Andiamo oltre!

Aggancio al volume precedente:
Nello scorso volume abbiamo assistito ai vari scontri dell’ultima disciplina del Festival dello Sport dello Yuei, fino a giungere all’eclatante finale tra Bakugo e Todoroki. Iida è stato invece informato del critico stato clinico del fratello maggiore, rimasto coinvolto in una rappresaglia contro l’Assassino di Heroes. E sarà questo evento che porrà le basi per gli sviluppi successivi della trama.

Il volume inizierà con un simpatico momento dove gli studenti sceglieranno il loro nome in codice da Hero. Mi sembra inutile elencarli tutti, ma ci basti sapere che Midoriya sceglierà di identificarsi come Deku, il nomignolo dispregiativo affibbiatogli in infanzia.
In base alla performance di ogni singolo studente durante le prove del festival, essi saranno “opzionati” da agenzie Heroes che offriranno loro alcuni impieghi da svolgere durante la settimana di esperienza sul campo che aspetta agli studenti del primo anno. Allmight riferirà a Midoriya di essere stato opzionato da parte di Gran Torino, un ex professore che insegnò presso lo Yuei unicamente per un’anno, e che fu il coordinatore di classe di Allmight stesso.
Gli studenti inizieranno quindi la loro esperienza sul campo ed ancora una volta sarebbe troppo noioso descrivere l’attività di ogni singolo studente. Il particolare che salterà maggiormente all’occhio sarà tuttavia la scelta di Iida, che nonostante le prestigiose opzioni disponibili, deciderà di trascorrere la sua settimana applicandosi presso Normal Hero per delle semplici mansioni di pattuglia.
Il nostro Midoriya raggiungerà quindi l’ufficio di Gran Torino, rimanendo lievemente deluso da quando gli si presenterà davanti. L’ufficio è una letteralmente catapecchia che si regge in piedi per miracolo, e lo stesso potremmo dire del maestro di Allmight, che si presenta vecchio, raggrinzito e con una sintomatologia neurologica riconducibile al morbo d’Alzheimer. Insomma, Gran Torino si presenta talmente male, che Midoriya è pronto a girare i tacchi e tornarsene a casa. Fornendo un’inaspettata performance di abili salti acrobatici, Gran Torino sfiderà il nostro protagonista a colpirlo con il One For All, facendoci quindi rivalutare questo vecchio pazzo. Gran Torino darà inoltre dei preziosi suggerimenti che aiuteranno Midoriya a comprendere come migliorare ulteriormente l’utilizzo del quirk, che fino ad ora comportava sempre la frattura di qualche osso. Ma sarà il microonde ordinato da Amazon a dargli l’illuminazione definitiva, riuscendo ad estendere il One For All su tutto il copro.
Intanto le indagini condotte sui Villains incontrati prima del festival portano ad una nuova svolta. Dalle analisi DNA svolte su Nomu, tenuto sotto sorveglianza nel frattempo, emerge che sia composto da 4 DNA appartenenti a persone diverse, permettendogli quindi di sopportare quirk multipli, cosa impossibile per un essere umano normale. Inoltre, data l’impossibilità di acquisire un quirk neanche tramite la diretta iniezione del DNA, comincia a formarsi l’ipotesi di un quirk in grado di conferire altri quirk. Ipotesi interessante, quanto potenzialmente terrificante.
Parlando proprio dei Villains in questione, vedremo il tentativo di Tomura di invitare Stain ad unirsi all’Unione dei Villain. Sebbene l’Assassino di Heroes non si mostri particolarmente entusiasta, accetta per l’obiettivo per niente ambizioso di distruggere Allmight insieme all’intero presente.
Stain verrà riportato nei pressi di Hosu, dov’è intento a sterminare qualche altro Hero per impartire un po’ di disciplina alla società moderna. Offeso dai modi arroganti e vanitosi del nuovo alleato, Tomura deciderà di sguinzagliare altri Nomu nella città di Hosu per eliminarlo. Dalla serie “quanto è piccolo il mondo”, uno di questi bestioni colpirà il treno su cui si trovano Midoriya e Gran Torino, diretti in un’ altra città per l’esperienza sul campo. I Nomu cominceranno ad imperversare per la città, richiedendo l’intervento degli Heroes che si trovano nei paraggi.
Nel tumulto e confusione che verrà a crearsi, Iida riuscirà a trovare Stain ed in onore del fratello, giurerà di ucciderlo adottando il nome in codice del fratello maggiore, Ingenium. Le motivazioni di Iida sono certamente nobili, ma poco potranno contro la superiorità di Stain, che in una manciata di vignette lo metterà al tappeto. Sarà l’intervento tempestivo di Midoriya a salvare la vita del giovane Iida, ma non sarà sufficiente a fermare il terribile Stain, che con il suo quirk paralizzante metterà fuori combattimento anche il nostro protagonista. Anche Todoroki si unirà alle danze, cercando di guadagnare tempo prezioso in attesa dell’arrivo degli Heroes professionisti.

Questo volume ha buttato le basi per uno sviluppo molto interessante, in quanto ci ritroviamo finalmente ad assistere ad uno scontro che interessa la popolazione civile, e che sarà quindi necessario il contributo combinato di diversi Heroes professionisti. Ho come l’impressione che stiamo entrando in una fase un po’ più seria della trama e sono sicuro che nel prossimo volume ne vedremo delle belle!
Ho trovato un pelino forzata la scena dove un Nomu si scontra proprio contro il vagone su cui viaggiano Midoriya e Gran Torino, che avrebbero altrimenti raggiunto la loro destinazione senza neanche accorgersi dell’invasione in corso. È una piccolezza, me ne rendo conto, ma mi ha fatto proprio storcere il naso. Un’altra storciatina me l’ha data Stain, che tra tutti Villain che abbiamo incontrato finora, devo dire che è dotato del character design che preferisco di meno.
Continua invece ad accrescere il mio entusiasmo per Tomura, che oltre avere un design bellissimo, trovo abbia un carattere interessante con quel briciolo di follia che rende questo antagonista particolarmente accattivante. Inoltre sono sicuro che dobbiamo ancora ammirare le piene potenzialità di questo Villain, e sono pertanto curioso di vederlo alle prese con un combattimento serio, che lo costringa a tirare fuori il massimo di se.
Come ormai d’abitudine, quando il lavoro e la vita lo permettono, sarò di nuovo qui, a riassumervi il prossimo volume, dando i miei pareri che non interessano a nessuno, ma che condivido lo stesso! 💛
Seguimi suuu...

My Hero Academia 6 (Star Comics) - € 4.30

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