lunedì 23 marzo 2020

Made in Abyss 3

Ho parlato poco tempo fa di quest’opera e rieccoci qua a parlarne di nuovo. Nei primi mesi mi sono concentrato a leggere un po’ di tutto per dare maggiore scelta sul blog a livello di contenuti.
Adesso prediligo continuare le serie che mi piacciono maggiormente, e Made in Abyss di Akihito Tsukushi rientra sicuramente tra esse.
Attualmente sono disponibili otto volumi dalle nostre latitudini, perfettamente in pari con il paese del sol levante. La mia libreria conta soltanto i primi quattro volumi dell’opera, ma appena riapriranno le fumetterie mi fionderò ad acquistare i volumi rimanenti.
Senza perdere ulteriore tempo in chiacchiere, allacciamoci le cinture e prepariamoci a scendere ulteriormente nelle profondità ignote dell’abisso.


Aggancio al volume precedente: Made in Abyss 2
Giunti ai margini del secondo strato, i nostri protagonisti alloggeranno provvisoriamente presso la base d’osservazione Seeker Camp. L’accoglienza non sarà una delle più cortesi, venendo direttamente confrontati con il fischietto bianco Ozen l’Inamovibile, che non si risparmierà nel mettere alla prova i nostri protagonisti. 

Prima di proseguire con la discesa verso l’abisso, Ozen imporrà ai nostri due protagonisti un’addestramento di dieci giorni di sopravvivenza ai margini del secondo strato. Una volta superata la prova, Riko otterrà Blaze Reap, il Maglio Inesauribile, l’arma di sua madre che malgrado versi in cattive condizioni, sembrerebbe essere ancora funzionante. Il fischietto bianco metterà infine in guardia i nostri protagonisti su tre temibili fischietti bianchi che potrebbero incontrare all’altezza del quinto strato. Attraversando le cascate celesti, il punto terminale del secondo strato, Riko e Reg proseguiranno quindi la loro discesa, ritrovandosi davanti la grande faglia, l’inizio del terzo strato. La traversata del terzo strato dell’abisso sarà breve, presentando come unica minaccia una serpe cremisi, apparentemente la stessa che aveva aggredito Riko nel primo volume. Essa verrà respinta da Reg con successo, ed i nostri protagonisti potranno procedere oltre verso le coppe dei giganti, una zona estremamente umida all’altezza del quarto strato.
Sarà proprio mentre attraverseranno le coppe dei giganti che Riko e Reg incroceranno la strada di un terribile perforanima, una strana creatura con aculei avvelenati in grado di perforare l’acciaio.
Intenta a schivare i colpi letali del nemico, Riko perderà il suo prezioso maglio, e nel tentativo di recuperarlo, essa rimarrà punta da uno dei numerosi aculei, introducendo un veleno mortale all’interno del suo corpo. L’unico modo per sfuggire al perforanima sarà spostarsi in verticale, uscendo così dalla portata del predatore, anche se questo attiverà inevitabilmente la maledizione dell’abisso.
Riko si ritroverà in un gravissimo stato di shock, aggrappata ad un filo alla vita. L’unica soluzione sembrerebbe tagliare la mano infetta di Riko, e tra le lacrime e mille risentimenti, Reg procederà con l’operazione improvvisata. Prima che possa procedere oltre, arriverà una piccola e buffa creaturina che salverà la situazione. Si tratta di Nanachi, un residuo eccezionale che vive reclusa nel quarto strato in compagnia di un residuo meno fortunato di nome Minny. I residui sono persone risalite dal sesto strato, private da personalità ed intelligenza dalla maledizione dell’abisso, rimanendo degli ammassi organici informi. Nanachi rappresenta l’eccezione delle eccezioni, e pertanto rimane nascosta da occhi indiscreti. Essa fornirà ulteriori delucidazioni sulla vera natura della maledizione, descrivendola come una specie di nebbia impercettibile, che permette il passaggio dall’alto verso il basso, ma infligge i sintomi che conosciamo attraversandola per il senso inverso, ovvero in risalita. Esistono tuttavia alcuni posti dove questa nebbia non arriva, come il rifugio di Nanachi o il Seeker Camp nello scorso volume. La creaturina amichevole riuscirà a stabilizzare Riko, e come ringraziamento chiederà a Reg di uccidere la sua coinquilina Mitty. Una richiesta apparentemente meschina, ma lo risulterà molto meno dopo aver conosciuto le origini dei due residui.
In un breve flashback vedremo come Nanachi e Mitty siano state reclutate da Bodrewd, uno dei fischietti bianchi su cui ha messo in guardia Ozen prima di congedarsi. Egli condurrà bambini in fondo all’abisso per svolgere esperimenti sulla maledizione utilizzando i poveri malcapitati come cavie. Nanachi e Mitty rappresenteranno due cavie preziose, poiché con esse riuscirà ad incanalare la maledizione in soltanto una delle due. Come risultato Nanachi mantenne la propria umanità, mentre Mitty subì una maledizione tale da renderla incredibilmente deforme ed oltretutto impossibilitata dal liberarsi da questa sofferenza attraverso la morte. Nanachi fuggirà dal laboratorio di Bondrewd portandosi dietro la sua amica, cercando in ogni modo di darle una morte insofferente, senza riuscirci. Reg rimarrà toccato dalla storia, e nonostante sia combattuto a livello morale, deciderà di dare la fine meritata a Mitty.

Un finale straziante, dove ho davvero faticato a trattenere le lacrime. La storia di Nanachi e Mitty mi hanno profondamente toccato, lascandomi con il magone dopo aver riposto il volume in libreria. Povero Reg. In ben due situazioni si è ritrovato a dover compiere delle scelte moralmente intricate e senza una vera risposta esatta. L’opera si rivela ancora una volta essere tutt’altro di ciò che potrebbe suggerire la copertina. Io stesso acquistai il primo volume con molto scetticismo, aspettandomi una storia infantile. Eppure i personaggi teneri e tondeggianti che popolano il mondo di Made in Abyss tradiscono l’idea di un’opera banale e superficiale. Mi mancano ancora diversi volumi da leggere, e temo che presto o tardi questa serie una lacrima me la strapperà.
Le tavole sono spettacolari, non ho veramente parole per descriverle. L’unico modo è acquistare il volume, che nonostante il prezzo non sia basso, credo ne valga veramente ogni singolo centesimo. Non posso fare altro che esortarvi a comprarlo per ammirare delle tavole paesaggistiche curate al minimo dettaglio.
Dopo questo volume, Made in Abyss scala ulteriormente la mia personale classifica di manga migliore che leggo al momento, e sono davvero ansioso di proseguire con la serie! La prossima volta sceglierò un momento più adatto per leggere il volume, trovandomi un po’ più preparato sulla eventuale mazzata emotiva.
Un affettuoso abbraccio virtuale a tutti voi, cari amici, e grazie per aver letto questo post. Il vostro supporto è profondamente apprezzato dal sottoscritto.

Made in Abyss 3 (J-Pop) - € 7.90

Nessun commento:

Posta un commento