sabato 12 settembre 2020

Toriko 1

Buongiorno cari appassionati dei fumetti giapponesi, e ben ritrovati su Parola Manga. Mi rendo conto che sono stato particolarmente inattivo dall’inizio dell’estate, ed è bello se riesco a pubblicare una recensione al mese.. Attualmente sono impegnato con un trasloco, e spero che al termine di questa impresa possa tornare a dedicarmi con maggiore dedizione alla cura di questo blog che tanto adoro.
Oggi voglio presentare qualcosa di diverso da quanto sono stato abituato a recensire su Parola Manga. Ho avviato diverse serie sul blog, ed ancora non ne ho conclusa mezza, sarà quindi il momento di iniziarne un’ altra ancora? Sì.
Da un lato perchè ho voglia di portare freschezza e novità, per quanto non sia affatto nuova l’opera di cui parleremo oggi. D’altro canto, l’argomento della serie che ho deciso di cominciare calza molto con il periodo di vita che sto trascorrendo, e penso che possa sollecitarmi maggiormente in quel senso.. ma spenderò due parole al riguardo alla fine.
Oggi parleremo quindi di Toriko, un’opera scritta ed illustrata da Mitsutoshi Shimabukuro che prende vita tra le pagine di Weekly Shonen Jump a partire da maggio 2008, terminando quindi otto anni dopo, a novembre 2016. In Italia, l’opera verrà pubblicata da Star Comics dal 2012 al 2018 a cadenza bimestrale, mentre la trasposizione  composto da 147 episodi rimane tutt’ora inedito alle nostre latitudini. Per capire di cosa parla esattamente l’opera, non ci resta altro che tuffarci nel primo volume di Toriko. Ho già l’acquolina in bocca.

 Ci troviamo in piena era dei buongustai: un epoca in cui si bramano gusti mai provati, dove il cibo rappresenta tutto ciò che conta e si è alla continua ricerca di nuovi sapori.
Umen Umeda, segretario generale dell’International Gourmet Organitation (I.G.O.) organizza presso l’Hotel Gourmet il prossimo ricevimento dei buongustai. Per far colpo sui presenti, proporrà un piatto a base di carne di Gararadrillo, una materia prima reperibile esclusivamente da fornitori di alimenti di lusso come Toriko, il nostro protagonista della serie!
Toriko è un famoso Gourmet Hunter, annoverato tra i Quattro Sovrani del Cielo, noto per aver scoperto circa il due per cento della materia prima conosciuta. Il sogno di Toriko è quello di comporre il pasto definitivo, un menu completo composto dai migliori ingredienti reperibili sulla terra. Komatsu, il capo cuoco dell’hotel, decide di seguire Toriko per approfondire le conoscenze sugli ingredienti che maneggia quotidianamente. 
Il venditore all’ingrosso ed amico di nome Tom scorterà con il proprio motoscafo i due passeggeri fino ai margini della zona di caccia. I nostri protagonisti attraccheranno quindi presso l’isola di Babaria, dove si imbratteranno in alcune creature che secondo Toriko non dovrebbero trovarsi in quel habitat. In effetti l’isola risulterà pullulare da specie spostate dal loro habitat naturale a causa di un predatore maggiore, con il quale Toriko e Komatsu si troveranno ben presto faccia a faccia. La bestia in questione è un enorme Gararadrillo treccentenaro, equipaggiato con zanne ed artigli affilati che non ha paura di utilizzare.
Toriko non si farà tuttavia trovare impreparato, poichè con l’utilizzo delle sole mani trancerà l’enorme creatura in due, offrendo un assaggio della pregiata carne ad un Komatsu rimasto a bocca aperta. Boccone dopo boccone ed assaggio dopo assaggio, rimarranno soltanto le ossa del Gararadrillo commissionato. 

Il caposezione della ricerca alimentare del dipartimento di sviluppo dell’I.G.O. Johannes offrirà un nuovo incarico a Toriko: recuperare il frutto arcobaleno. Un compito semplice, se non fosse che sul albero arcobaleno nidificano i Troll Kong, dei gorilla a quattro braccia che ribaltano carri armati da quaranta tonnellate come fossero giocattoli.
L’albero risiede nel biotopo artificiale dell’istituto di sviluppo dell’I.G.O., un giardino enorme dove allevare specie di ogni tipo. Ciò che dividerà Toriko dall’albero arcobaleno sarà semplicemente un branco di Troll Kong belligeranti ed affamati. Durante il combattimento, Toriko stordirà le creature invece di ucciderle, questo perchè il Gourmet Hunter uccide solo ciò che mangia, e la carne di questi gorilla non sarebbe buona. Toriko punterà dritto al capo branco, che invece di attaccarlo, riconoscerà la superiorità di Toriko, e gli concederà l’accesso all’albero. Non è importante che voi lo sappiate, ma i frutti sembrano degli enormi fondoschiena.
Una volta tornati all’Hotel Gourmet, Toriko metterà alla prova la cucina del posto, culminando con il frutto arcobaleno come dessert. Risulterà essere talmente buono che Toriko deciderà di inserirlo nel suo menù definitivo.

Voilà. Ancora una volta una recensione breve e concisa, come piacciono a me. 
Ho sempre avuto un rapporto difficile con il cibo e sono sicuro di non essere l’unico. Ho abitualmente risolto il mio disagio e sconforto abbuffandomi di ogni cosa immaginabile. Negli ultimi anni ho passato momenti davvero difficili, e questa mia debolezza si è fatta notare più che mai. Da inizio anno ho tuttavia ritrovato la voglia di prendermi cura di me stesso: vado regolarmente in palestra e mangio tendenzialmente sano. In questi mesi ho inoltre cambiato profondamente la concezione che avevo del cibo, vedendolo come il carburante per diventare più forte ed ecco che entra in gioco Toriko. Adoro come in quest’opera uno dei concetti basilari è proprio questa correlazione tra alimentazione e forza fisica. Il cibo è terribilmente importante, e troppo spesso lo sottovalutiamo. Quanti pasti ho saltato convinto di fare un favore alla mia pancetta? Quante volte ho fatto diete ipocaloriche dove soffrivo ogni giorno per recuperare il peso con gli interessi poche settimane dopo? Mangiare è importante, ed imparare a mangiare bene è fondamentale per una vita sana. 
Naturalmente in Toriko ciò è portato all’estremo, penso che possiamo considerare Toriko un mangione alla pari di Goku e Rufy. Però mi piace come l’alimentazione venga posta allo stesso livello dell’allenamento e prestazione fisica. Senza i giusti nutrimenti si rimane deboli, questo Toriko lo sa bene ed io ho bisogno di qualcuno che me lo ricordi, motivo per il quale ho deciso di iniziare quest’avventura assieme il nostro Gourmet Hunter. 
Da un punto di vista narrativo trovo che non abbia eccelso particolarmente come primo volume, e la trama è di una semplicità disarmante. Per la maggior parte di voi potrebbe trattarsi di uno shonen banalotto come tanti altri. Io però voglio dargli una chance, proprio per tutto il discorso fatto sopra e spero che ne possa valere la pena, anche perché l’opera non è esattamente breve. 
Se sei arrivato fino qui in fondo, ti ringrazio per la tua preziosa attenzione e spero di rivederti presto, con la promessa di pubblicare con maggiore regolarità da adesso in poi. Auguro un buon proseguimento di weekend a tutti, fate i bravi e mangiate sano.
Seguimi suuu...
 


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