lunedì 12 ottobre 2020

One Piece 4

Ma buonasera a tutti carissimi amici appassionati di fumetti giapponeggianti, e benvenuti anche quest’oggi su Parola Manga.
Nella seduta odierna prenderemo in esame il quarto volume di One Piece, il capolavoro infinito di Eiichiro Oda che ho deciso pazzamente di avviare qualche settimana fa.
Ci troviamo ancora nel bel mezzo del mare orientale (che in inglese è tradotto in East Blue e mi piace decisamente di più), dove le porte della Rotta Maggiore si trovano ancora lontane. Gli archi narrativi che compongono la saga che precede l’ingresso alla Rotta Maggiore sono quelli che ricordo con più chiarezza. Erano quelle puntate che passavano in ripetizione alla tivù e che mi hanno fatto innamorare dell’immenso mondo del cappello di paglia. Il mio rapporto con One Piece è stato molto discontinuo nel corso degli anni, arrivando a lasciarlo per strada definitivamente.
Ma eccomi qua a ripercorrere gli eventi del passato, determinato a mettermi in pari con l’opera recensendo ogni singolo volume su questo blog. Siamo quindi pronti a continuare?

Aggancio al volume precedente: One Piece 3
La ladra di pirati di nome Nami si unirà a Rufy, contribuendo attivamente alla sconfitta di Bagy il Clown nei pressi di Orange Town. Con la giovane navigatrice a bordo salperanno con la loro piccola barchetta alla ricerca di una nave che si rispetti. Approderanno quindi a Syrup Village, dove incontreranno il simpatico Usop ed un malintenzionato pirata nelle vesti di un umile maggiordomo di nome Krahador.

Dopo lo scarso successo ottenuto nell’allertare il villaggio dell’imminente attacco dei pirati, Usop tenterà di avvertire la signorina Kaya sulla vera identità del maggiordomo, ma anch’essa gli riserverà un trattamento molto simile. Nonostante l’infelice reazione da parte dei cittadini, Usop deciderà di difendere il villaggio ad insaputa dei suoi abitanti, disposto ad affrontare i pirati da solo. I nostri protagonisti ammireranno il suo coraggio, e decideranno di dargli una mano. Prepareranno la controffensiva lungo ciò che Usop definirà essere l’unico accesso per il villaggio, ma la ciurma di Kuro sbarcherà sulla spiaggia opposta dell’isola. 
Rufy scatterà con troppo entusiasmo senza ascoltare le indicazioni per raggiungere la spiaggia a nord, smarrendosi sull’isola; mentre Zoro rimarrà incagliato in una delle trappole tese per i nemici. A raggiungere la spiaggia saranno quindi inizialmente soltanto Usop e Nami, pronti ad affrontare la ciurma appena sbarcata. Usop e Nami non brilleranno di certo per le loro doti in combattimento, ma fortunamente sopraggiungeranno Rufy e Zoro prima che l’esile linea difensiva venga piegata. 
Jango condurrà l’assalto dei pirati, ed utilizzerà le sue tecniche ipnotiche per stimolare e potenziare i suoi compagni. Anche Rufy si lascerà condizionare dall’ipnosi, ed in stato di completa follia distruttiva atterrerà decine di nemici e staccherà la polena della nave, prima di piombare in un sonno profondo sotto di essa. Il rumore generato sveglierà i fratelli Nyaban, i guardiani della nave di Kuro: Sham presenta una fisionomia magrolina, mentre suo fratello Buchi vanta un giro vita non indifferente. L’agilità felina di Sham gli permetteranno di sottrarre due spade a Zoro, lasciandolo soltanto con una katana in uno difficile due contro uno. Nami tenterà di restituirgliele, ma Jango la colpirà con il suo chakram. 
Per Capitan Kuro l’attesa si fa insopportabile e si presenterà quindi di persona alla spiaggia, incazzato come una iena. Deluso dall’inefficienza della sua ciurma, Kuro concederà ai suoi uomini altri cinque minuti per abbattere la difesa dei nostri protagonisti, prima di ammazzarli tutti. Nami coglierà il momento di distrazione generale sia per restituire le spade a Zoro, che per svegliare Rufy, pronto a tirare cazzotti a destra manca. Zoro eliminerà Sham, mentre il grasso di Buchi gli permetterà di resistere all’attacco a tre spade del giovane spadaccino.
Intanto Kaya troverà un suo fedele domestico di nome Merry malconcio in una pozza di sangue. Con le forze che gli rimangono rivelerà i piani di Krahador a Kaya, che si recherà alla spiaggia per confrontare il maggiordomo. Non troverà tuttavia il coraggio di sparargli, e su richiesta di Usop scapperà nell’adiacente foresta assieme alla sua baby, mentre Jango scatterà alla rincorsa. Zoro affronterà un Buchi potenziato dall’ipnosi, mentre Rufy se la vedrà con Capitan Kuro in persona.

Eccoci al termine di un volume carico d’azione che ricordo come le tasche dei miei pantaloni. Oltre alla serie televisiva disponevo dei primi cinque volumi in prima edizione tedesca, e li avrò letti e riletti una decina di volte durante l’infanzia. 
La ciruma di Capitan Kuro è buffa ed appare tutto sommato poco minacciosa, un po’ come quella di Bagy, ma il concetto di una banda di pirati basata su un gatto nero lo trovo esilarante! Adoro i gatti neri, ne ho uno bellissimo di nome Kohana, e volevo condividere questa cosa con voi. Kuro in se, per quanto semplice sia, lo trovo piuttosto fico ed ha un’aura decisamente minacciosa. Ovviamente avrà la peggio contro il nostro protagonista cappello di paglia, ma vederlo in azione è comunque divertente. 
Sono felice e sorpreso che abbiano mantenuto il nome originale di Kuro, che in giapponese significa nero. Dato il bisogno compulsivo di quegli anni di sostituire tutti i nomi in ridicole traduzioni italiane, mi aspettavo già che si chiamasse “Nerone” o qualcosa del genere. Il sindaco del villaggio dove affrontarono Bagy si chiama peraltro Barboncino.. che credibilità e rispetto può avere una persona con un nome del genere? 
Nel prossimo volume si concluderà questo breve arco narrativo riguardante Usop e Capitan Kuro, per passare ad un prossimo tassello importante per il raggiungimento della Rotta Maggiore. 
Seguimi suuu...

One Piece 4 (New Edition, Star Comics) - € 4.30

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