Buonasera a tutti, carissimi appassionati di fumetti giapponesi e benvenuti, sia per scelta, che per caso, su Parola Manga!
Siamo già ben oltre metà novembre, un mese che ho intenzione di dedicare solo ed esclusivamente alla progressione della trama di One Piece. Siamo stati soprattutto alle prese con la saga di Alabasta, che ci appresteremo a concludere nel corso della settimana corrente.
Nella mia vita privata cominciato a prospettarsi delle nubi tempestose all’orizzonte, che minacciano l’impeccabile costanza degli ultimi mesi. Sono un infermiere, e di questi tempi è una professione messa particolarmente a dura prova, con la situazione che sarà prevista a peggiorare nelle prossime settimane. Spero davvero che tutto ciò non vada ad influire il lavoro soddisfacente che sto svolgendo su questa mia piccola isola felice.
E dopo questo mio piccolo sfogo personale, direi che siamo pronti a procedere con l’analisi del ventiduesimo volume dell’iconica opera di Eiichiro Oda. Se non vi siete già addormentati, ecco che si va!
Aggancio al volume precedente: One Piece 21
It’s showdown time! I nostri protagonisti (eccetto Rufy) saranno impegnati ad affrontare gli agenti in codice rimanenti, mentre Bibi raggiungerà il palazzo reale praticamente in contemporanea con Sir Crocodile. Egli si presenterà con il re Cobra in ostaggio, ordinandogli di rivelargli l’ubicazione del Pluton, un’antica leggendaria arma di distruzione di massa.
Il leader del rivoltosi Kosa raggiungerà il palazzo reale, scoprendo la verità sulla inutile rivolta che sta conducendo. Sventolerà quindi la bandiera bianca assieme alle guardie reali difronte alla propria armata rivoluzionaria, fermando temporaneamente la battaglia. Ma un agente minore della Baroque Works travestito da soldato reale gli sparerà alle spalle, e così la guerra civile riprenderà più violenta di prima.
La principessa Bibi avrà esaurito le sue mosse e ufficialmente sconfitta e rassegnata verrà gettata dalla cima del palazzo reale da Crocodile. La povera sfortunata verrà salvata da Rufy che si troverà in groppa a Pell in volo verso le sommità della residenza reale. Sul posto arrivano anche tutti gli altri compagni della ciurma, che si saranno finalmente riconciliati dopo aver sconfitto tutti gli agenti in codice, pronti per fare il tifo per Rufy. Questa volta il nostro protagonista si sarà ingegnato e si presenterà con un barile pieno d’acqua in spalla, bagnandosi le mani prima di tirare i pungi a Crocodile, che non potrà eluderli trasformandosi in sabbia.
Intanto Miss All Sunday si farà accompagnare da re Cobra per indicargli la strada verso il Poignee Griffe, una tavola antica sulla quale sarebbero codificate le indicazioni per trovare il Pluton, una leggendaria arma di distruzione di massa che fa tanto gola a Crocodile. Essa verrà fronteggiata da Tashigi ed i suoi marine, che riconosceranno l’agente in codice come Nico Robin, che all’età di soli otto anni affondò una decina di navi da guerra, aggiudicandosi una taglia di 79 milioni di berry. Tashigi cercherà di fermare la ricercata, ma non avrà molto successo. Nico Robin raggiungerà le iscrizioni ed arriverà anche Crocodile dopo essersi sbarazzato di Rufy, o almeno questo è ciò che crede. Con grande delusione e rammarico per Sir Crocodile, sulla tavola ci saranno soltanto annotazioni sulla storia di Alabasta, così l’uomo di sabbia deciderà di sbarazzarsi di Nico Robin non avendo più bisogno di lei. Rufy raggiungerà Crocodile nelle catacombe, pronto per sfidarlo per la terza volta.
Intanto il resto degli amici saranno impegnati a scovare gli agenti nascosti che intenderanno far saltare mezza città con un cannone, trattandosi di Miss Fathersday e Mr. Seven. I nostri protagonisti avranno poco tempo, poiché la detonazione sarà prevista tra meno di trenta secondi.
Adoro come la copertina di questo volume possa essere accostata a quella precedente per formare un’immagine completa, dove la Baroque Works fronteggia la ciurma del cappello di paglia. Queste piccole chicche mi fanno impazzire e spero tanto di vederne altre simili nel corso dei volumi.
Per quanto riguarda il volume in se, direi che ci stiamo veramente avvicinando al grande finale della saga di Alabasta, che con il prossimo volume raggiungerà l’apice del climax che ha iniziato a ribollire dieci volumi fa. Anche se non proprio perfettamente secondo i piani di Crocodile, l’operazione Utopia sta trovando la sua conclusione. Manca soltanto il grande colpo finale che sarà di responsabilità di questi due agenti in codice rimasti completamente anonimi ed in incognito fino a questo istante. Onestamente avevo rimosso l’esistenza di Miss Fathersday e Mr. Seven, e penso che dopo il prossimo volume torneranno nel dimenticatoio. Sono brutti, e destinati a scomparire per sempre.
I Poignee Griffe.. più ci penso, e più mi convinco che abbiano a che fare con il cuore dell’opera di Eiichiro Oda. Queste armi leggendarie di distruzione di massa, queste tavole d’iscrizioni segrete.. non lo so, forse è troppo presto per dirlo, ma forse hanno più importanza di quello che immaginavo. Mancano troppi volumi per cominciare a fare congetture al riguardo, quindi per il momento accantono il pensiero ed andiamo avanti con la trama generale.
Una cosa è certa: è da quando ho iniziato questo blog che non mi sto divertendo così tanto a leggere e recensire un opera, e sono veramente felice di ciò. Un’ altra certezza sarà quella di trovarmi qui tra due giorni, pronto a presentarvi il prossimo volume di One Piece. Vi ringrazio calorosamente per la vostra preziosa attenzione e presenza, e spero di poter godere della vostra compagnia anche al prossimo appuntamento su Parola Manga! Un abbraccio virtuale, ed a presto.
One Piece 22 (New Edition, Star Comics) - € 4.30
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