mercoledì 11 marzo 2020

Fullmetal Alchemist 5

Salve a tutti, cari amici appassionati di manga, e benvenuti / ben ritrovati sul blog! Quest’oggi proseguirò con una serie consigliata da molti, ma che per i primi quattro volumi non mi ha fatto ancora urlare al capolavoro. Manca tuttavia ancora molto al termine dell’opera, e sono certo che Arakawa avrà ancora tanto da raccontarci.Nella speranza che questo volume mi intrattenga un pochino di più rispetto a quello precedente, sono ansioso di immergermi nel prossimo volume di Fullmetal Alchemist e di condividere con voi i miei pensieri a fine post!
Senza indugiare oltre, tuffiamoci subito tra le pagine.

Aggancio al volume precedente: Fullmetal Alchemist 4
Dopo una piccola manutenzione a Central City a seguito dei danni riportati durante gli scontri all’interno del laboratorio segreto, i fratelli Elric e Winry si recheranno a Dublith per incontrare l’insegnante. Intanto il tenente colonnello Hughes verrà permanentemente silenziato dopo essere venuto in possesso di conoscenze scottanti.

Prima di raggiungere Dublith, i nostri protagonisti faranno una breve sosta a Rush Valley, conosciuta come la valle del boom repentino. In questo luogo si è sviluppata la tecnica degli auto-mail durante la guerra civile di Ishbar, diventando una vera e propria mecca per i costruttori di tali protesi meccaniche, Winry inclusa. Una giovane ladruncola di nome Paninya ruberà l’orologio d’argento di Edward, abituata a sottrarre oggetti ai poveri turisti malcapitati per poi rivenderli nel suo negozietto. Sarà proprio lì che Edward scoverà la ladruncola, reclamando i suoi averi. Paninya si mostrerà tuttavia estremamente agile, eludendo ai tentativi di cattura dei fratelli Elric.
Sarà Winry infine a catturarla, profondamente attratta dagli auto-mail della ladressa, al punto da convincerla di farsi accompagnare dal suo costruttore. I nostri protagonisti verrano dunque scortati dal signor Dominic, un uomo scorbutico con una maestria incomparabile nell’arte della costruzione di protesi meccaniche. Esso si mostrerà disponibile nel rispondere alle numerose domande di Winry, ma rifiuterà di prenderla come apprendista.
Si presenterà tuttavia un’opportunità per la giovane meccanica per mettersi sotto i riflettori, quando le acque della nuora incinta del mastro meccanico si romperanno e non ci sarà nessuno in grado di assisterla correttamente durante il parto. Mentre il signor Dominic si avvierà alla ricerca di un medico allontanandosi da quel posto recluso durante un tempo atmosferico sfavorevole, Winry sarà determinata a far nascere il bambino con le proprie mani. Il mastro meccanico tornerà con un medico per accertarsi delle condizioni del neonato, ma l’impresa di Winry non si rivelerà essere sufficiente a farlo cambiare idea, tuttavia le suggerirà di recarsi da un certo Garfiel, un bravo meccanico alla ricerca di un valido apprendista.
Qui si divideranno le strade dei nostri protagonisti: Winry rimarrà a Rush Valley, mentre Ed e Al proseguiranno finalmente verso Dublith dove incontreranno la loro insegnante di nome Izumi. Benchè parrebbe essere gravemente ammalata, Izumi non perderà l’occasione per impartire un po’ di disciplina ai due alunni, rimproverandoli per essere diventati dei cani dell’esercito. Edward chiederà comunque informazioni sulla pietra filosofale, ed Izumi accennerà di averne sentito parlare a Central City da un alchimista di stato di nome Hohenheim, un nome che i fratelli Elric conosceranno, trattandosi del loro stesso padre. L’insegnante chiederà in cambio ad Ed cosa lo avrebbe portato ad arruolarsi nell’esercito come alchimista e perché entrambi si siano ridotti così.
Ripercorreremo quindi alcuni momenti chiave dell’infanzia dei due fratelli: da come si sono appassionati all’alchimia attraverso i libri del padre sempre assente, alla morte della madre per via di una presunta malattia di origine infettiva, ed il sogno di due bambini ingenui di rivedere il sorriso della propria madre. Tale desiderio li porterà da Izumi, che colta dal senso materno, li prenderà sotto la propria ala. Prima di ciò dovranno tuttavia superare una prova: sopravvivere un mese su una piccola isola inabitata, anche se durante la prima notte i nostri piccoli ed inesperti protagonisti scopriranno che tanto inabitata non è.

Un’altro volume di questa serie che per quanto mi riguarda scorre via così, senza infamia e senza lode. Già lo scorso volume mi aveva piuttosto annoiato, ma l’assenza di colpi di scena, di antagonisti principali o momenti veramente degni di nota, hanno reso questo volume possibilmente ancora più noioso. La storia è comunque simpatica, e le gag divertenti compensano un po’ la lentezza degli eventi. Non avessi la certezza che questa serie sia considerato da tanti un vero e proprio capolavoro, avrei probabilmente già droppato l’opera.
Nonostante questi volumi iniziali di Fullmetal Alchemist non mi stiano entusiasmando particolarmente tanto, ammetto che ritrovo sempre un passaggio che mi affonda il cuore. In questo volume è stato il caso della scena molto toccante di una bambina che chiederà di “aggiustare” il suo gattino che ha smesso di respirare attraverso l’alchimia, non comprendendo appieno la differenza tra rotto e morto. Questa scena mi ha davvero molto toccato, ed ha rappresentato il momento emotivo più importante del volume, per quanto inutile ai fini della trama.
Continuo quindi a dare fiducia a quest’opera, perché malgrado tutto, ha saputo finora comunque darmi qualcosa a livello emotivo, e questo è ciò che cerco nella lettura dei manga.
Grazie del vostro supporto, un abbraccio ed alla prossima recensione. 💛

Fullmetal Alchemist 5 (6. Ristampa, Planet Manga) - 4.90 €

Nessun commento:

Posta un commento