venerdì 3 aprile 2020

Berserk 3

Buona sera a tutti, carissimi amici appassionati di manga e ben ritrovati sul blog! Apriamo le danze per il mese d’aprile con la prima recensione, continuando con l’intramontabile opera di Kentaro Miura.
Sono bastati veramente pochi numeri per stregarmi e trascinarmi nel mondo fantasy oscuro di Berserk, pieno di mostri abominevoli e violenza gratuita. Vado letteralmente pazzo per questo genere di cose e questa serie centra a pieno i miei gusti personali. L’epicità di questo titolo è indescrivibile, e ne ho scalfito appena la superficie. Sono impaziente di scoprire di più su Gatsu ed i Cinque della Mano di Dio, quindi tuffiamoci a capofitto nel mare di sangue che ci attende.

Aggancio al volume precedente: Berserk 2
Dopo essere stato tratto in salvo da Vargas, Gatsu otterrà dal medico menomato la chiave per evocare i Cinque della Mano di Dio, Bejelit. Tale artefatto avrebbe corrotto il Conte al punto di divenire un essere demoniaco, servo devoto del male. Vargas verrà catturato dalla milizia e giustiziato, mentre Pak verrà catturato nell’intento di liberarlo. Riuscirà il nostro guerriero nero a porre fine alla tirannia del Conte?


Nell’intento dei sovvertire le sorti dello scontro, Gatsu prenderà in ostaggio Teresia, la figlia del Conte, che apparirà inaspettatamente sul luogo di battaglia. Il guerriero nero coglierà la distrazione del Conte colpendolo con una cannonata in pieno volto. Il sangue che scorrerà da ciò che rimane del lumacone demoniaco entrerà in contatto con Bejelit, provocandone l’attivazione del portale. Esso aprirà un varco verso un’altra dimensione, nella quale i nostri protagonisti si troveranno al cospetto dei Cinque della Mano di Dio. I rimasugli del Conte implorerà loro di intervenire contro il guerriero nero, ma essi rimarranno altezzosamente disinteressati dalla vicenda. Acciecato dalla rabbia, Gatsu si precipiterà su uno dei Cinque, un potente individuo di nome Grifis. Attraverso la reazione di Gatsu potremo intuire una possibile relazione tra il nostro protagonista e l’ultimo arrivato dei Cinque della Mano di Dio. Il divario di abilità tra i due sarà schiacciante al punto dal lasciare Gatsu privo di sensi.
I Cinque reclameranno il sacrificio per la Cerimonia del Richiamo del Male, offrendo di salvare l’anima del Conte in cambio di quella di sua figlia Teresia. Nonostante la proposta allettante, il Conte preserverà quel briciolo di onore e rifiuterà l’offerta demoniaca, lasciandosi trasportare dalle anime maledette nei meandri dell’inferno. Il portale si chiuderà, e Gatsu, Pak e Teresia torneranno al castello. Teresia ce l’avrà a morte con Gatsu per avergli sconvolto la vita, e giurerà di ucciderlo. Brava, bel ringraziamento.
Qui si concluderà il primo arco narrativo di Berserk, dando inizio alle origini del guerriero nero, iniziando proprio dai suoi primi attimi di vita. Nato dal grembo di una donna morta impiccata su un albero assieme ad altri malcapitati, il piccolo Gatsu emetterà il primo vagito tra sangue e liquido amniotico. Gambino, il capitano di un gruppo di mercenari che passerà da quelle parti assieme alla sua compagna Sys, adotteranno il povero neonato. La madre adottiva di Gatsu morirà tuttavia presto di peste, ed verrà lasciato nelle mani del belligerante Gambino, che alleverà duramente il povero ragazzo, portandolo con se nelle battaglie sin da piccolo. Insomma, non si preannuncia una passeggiata d’infanzia per il nostro protagonista.

Un’altro volume di Berserk che mi esplode in faccia, tanto è potente!
A cominciare con la conclusione della battaglia contro il Conte, dove non mi sarei aspettato un’interazione così approfondita con i famigerati Cinque della Mano di Dio. Non vedevo l’ora di incontrarli, curioso del loro aspetto, e non sono stato assolutamente deluso. La fantasia nel inventarsi creature spaventose e terrificanti di Miura è pari a poche altre cose lette nella mia vita, e tutte le sue creazioni sono curate nel minimo dettaglio. Non ho davvero idea di come Gatsu possa pensare di affrontare queste entità semi divine, e non vedo l’ora di scoprirlo.
La trama principale verrà tuttavia interrotta da un prologo sull’infanzia di Gatsu che si prolungherà fino al prossimo volume, se non oltre. Un tuffo nel passato del guerriero nero ha perfettamente senso, perché fino a questo punto il nostro protagonista è rimasto avvolto da un fitto alone di mistero.
La nascita di Gatsu è una delle cose più tragiche che ho letto, con una successiva infanzia che iniziata nel peggiore dei modi, non sembra dare alcun segno di migliorare.
Che dire quindi d’altro su Berserk? I tempi di narrazione sono perfetti, nulla sembra essere lasciato al caso, lasciando scorrere via un volumone come quello di Berserk in un baleno. Ma ci si prende comunque il tempo necessario per ammirare le tavole di Miura, bellissime, spettacolari, ed un valido motivo per acquistare quest’opera, anche se oggettivamente datata.
Grazie di cuore per la vostra preziosa attenzione, e ci aggiorneremo presto con questa serie. Sì, perché ora che ho assaporato il mondo di Berserk, non ne posso più fare a meno.
Seguimi suuu...

Berserk 3 (5. Ristampa, Planet Manga) - € 5.50

3 commenti:

  1. Anche a me questo volume mi "esplose": c'era tutto, costruito alla perfezione... Guts che si ritrova contro i suoi arcinemici, di colpo. Poi, l'inizio della seconda saga...
    Tantissime domande, una costruzione perfetta... Impossibile farne a meno^^

    Moz-

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    1. Grazie di cuore per i tuoi commenti MikiMoz, chiedo venia per rispondere soltanto ora. Ci tengo a dirti che i tuoi contributi sono davvero profondamente apprezzati. Sono quasi un coetaneo della serie di Berserk, e mi vergogno un po’ a non averla mai letta prima d’ora, ma forse è meglio così, non credo l’avrei apprezzato ugualmente in adolescenza. Sono comunque sorpreso che una serie così datata riesca a prendermi così tanto nel 2020.
      Sono davvero impaziente di lasciarmi trascinare da quest’opera.
      Un abbraccio!

      Puma

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    2. Eccomi!
      Perché è una serie che non invecchia.
      Anzi, specie coi disegni, man mano diventa sempre più ASSURDA.
      Io iniziai a leggerlo giovanissimo senza capirne del tutto la grandiosità... poi mi ci sono rimesso i primi anni di università, con un bagaglio diverso, e lì capisci ancora di più che è un capolavoro.
      Gustatelo, e ti do un consiglio: presta attenzione a ogni dettaglio, ogni mezza frase, ogni discorso... ;)

      Moz-

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