domenica 5 aprile 2020

Tokyo Ghoul 6

Ben ritrovati su Parola Manga, cari amici appassionati di fumetti giapponesi! Eccoci quindi al sesto appuntamento con l’opera di Sui Ishida, che fino a questo punto mi ha particolarmente intrigato. Ho letto pareri divergenti su Tokyo Ghoul, alcuni dei quali molto squalificanti. Eppure a me sta piacendo e pertanto continuerò a leggerlo, anche considerando che siamo arrivati quasi a metà e non manca più molto alla fine. Se poi proprio non mi sarà piaciuto il finale, lascerò perdere la seconda stagione della serie.
Prima di arrivare a quel punto, ci sarà ancora qualche volume da leggere e spero che continui su questa linea soddisfacente, almeno per i miei gusti.
Mettiamoci comodi ed esaminiamo attentamente il sesto volume di Tokyo Ghoul. Gnam.

Aggancio al volume precedente: Tokyo Ghoul 5
Raggiunto l’apice del climax, l’incontro con il macabro ghoul gourmet si concluderà con la sua sconfitta tramite le mani di Touka, che potenziandosi con le carni di Kaneki ricaricherà il suo Kagune quanto basta per sconfiggerlo. Intanto c’è del fermento nel corpo d’investigazione, che inizierà a muovere le proprie pedine per arginare un problema che si aggrava sempre di più.


Il volume inizierà con un ghoul di nome Banjo che presentandosi all’Anteiku ricercherà informazioni su Rize. Un po’ per amore, un po’ perché gli è stato ordinato da qualcuno nella circoscrizione undici, Banjo interrogherà Kaneki sulle sorti della donna dei suoi sogni. Il ghoul innamorato non mostrerà intenzioni ostili e sarà particolarmente aperto al dialogo, o almeno fin quando non irromperà il committente in persona, Ayato Kirishima. Il fratello malvagio di Touka è uno degli esponenti maggiori del organizzazione di ghoul chiamata Albero di Aogiri. Capitanati dal ‘Re con il Sekigan’, l’organizzazione ha già preso il controllo della circoscrizione undici, con l’obiettivo di ampliare l’influenza nelle circoscrizioni adiacenti. Ayato si presenterà affiancato da altri due pezzi grossi dell’organizzazione, Yamori e Niko.
L’intenzione dei ghoul criminali sarà quello di sequestrare Kaneki, colui che odora di Rize ed attraverso una dimostrazione di totale supremazia, l’obiettivo verrà raggiunto prima del previsto. Kaneki verrà quindi scortato all’interno del covo dell’organizzazione, ai cospetti di Tatara, un superiore di Ayato stesso. Egli rivelerà al nostro protagonista di avere altro oltre gli organi di Rize, senza andare particolarmente nello specifico. Lascerà tuttavia intendere che il professor Kano, il medico chirurgo che ha operato Kaneki, forse tanto innocente non è.
Il nostro protagonista si camufferà tra gli uomini di Banjo, una sezione dedicata allo smembramento dei cadaveri e la creazione di bocconi facili da mangiare. Non sarà molto, ma almeno è un lavoro onesto. Benchè non rappresenti l’emblema della potenza, Banjo si sentirà particolarmente responsabile nei confronti dei suoi uomini ed escogiterà un piano di fuga dal covo.
Cogliendo un momento dove i principali dirigenti del covo sono occupati o addirittura assenti, il gruppo di fuggitivi tenterà di mettere in atto la fuga, finché non verranno intercettati da uno dei fratelli Bin. Egli verrà verrà affrontato dal coraggioso Banjo, che benché sappia di avere la peggio, si sacrificherà pur di far guadagnare tempo ai suoi uomini in fuga.
Kaneki non riuscirà a lasciare in dietro Banjo, così girerà i tacchi per affrontare il temibile antagonista ad armi pari. Il nostro protagonista si batterà bene, mostrando tutti i suoi progressi nel combattimento. La sua performance verrà tuttavia messa in ombra dal rinforzo prestato dal secondo fratello Bin, che giungerà assieme a Yamori, esponendo soddisfatto le teste di alcuni disertori fuggitivi. Yamori offrirà a Kaneki di unirsi ai suoi uomini, in cambio di lasciare liberi il resto dei disertori. Il nostro protagonista non avrà alcuna scelta se non quella di accettare, e malgrado non sia una sorpresa, Yamori non sarà di parola.
Passando ai nostri cari investigatori rimasti un po’ in secondo piano durante il corso di questo volume, avremo il piacere di conoscere il comandante della squadra d’intervento speciale della circoscrizione undici, Itsuki Marude. Egli ordinerà ad Amon, Shinohara e Suzuya di prestare rinforzi nella circoscrizione undici, senza lasciare spazio ad obiezioni. Intanto all’Anteiku, Yoshimura annuncia a tutti gli altri di dimenticarsi di Kaneki, in quanto non lo rivedranno mai più. A che gioco sta giocando Yoshimura?

Mi rendo conto che quando cerco di riassumere gli aspetti importanti dei volumi di Tokyo Ghoul, non riesco a realizzarlo in poche righe. Nonostante i volumi siano relativamente piccoli, le cose che succedono all’interno di ognuno di essi sono incredibilmente tante.
I primi cinque volumi mi sono piaciuti tantissimo, ma ho come l’impressione che qui l’opera faccia un’ulteriore salto di qualità. Laddove nei primi volume le vicende toccavano prevalentemente Kaneki e la realtà dell’Anteiku, ora la lotta tra i ghoul e gli umani assume un aspetto più ampio. Le pedine che si sono mosse da ambe le fazioni sono molte, ponendo le basi per un seguito epico e pieno di colpi di scena.
Le domande che si creano a questo punto sono diverse: Quali sono le vere intenzioni dell’Albero di Aogiri? Perchè Kaneki è di particolare interesse per loro? Qual’è il ruolo del professor Kano? E da che parte sta in realtà il vecchio Yoshimura? Con il prossimo volume ci accingeremo a metà opera, che prevedo di concludere entro l’estate e spero di cominciare ad ottenere alcune risposte alle domande che si stanno accumulando.
Entrati in questa nuova fase, il mio entusiasmo per quest’opera si rinnova ancora una volta, così come torna a farsi presente la paura di un finale non degno. Lo scoprirò soltanto leggendo i prossimi otto volumi che rimangono, e sono impaziente di raccontarvi la mia nel mentre!
Grazie come sempre della vostra attenzione, un abbraccio a tutti, ed a molto presto!
Seguimi suuu...

Tokyo Ghoul 6 (J-Pop) - € 5.90

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