sabato 18 aprile 2020

Fullmetal Alchemist 7

E rieccoci qua, cari amici appassionati di manga.
Oggi tocca di nuovo a Fullmetal Alchemist, la famosissima opera di Hiromu Arakawa, che per tanti rappresenta un indiscusso capolavoro. Da quanto letto finora, devo dire che è stato leggermente al di sotto delle mie aspettative. Presenta senz’altro dei caratteri profondamente interessanti, ma tirando le somme, la considero fino a questo punto un’opera piuttosto mediocre. Non li linciatemi, per favore.
Sono tuttavia certo che il meglio debba ancora arrivare, e che Arakawa sappia farmi innamorare di quest’opera come ci è riuscita con praticamente chiunque abbia letto o visto Fullmetal Alchemist. In venti volumi possono succedere vita, morte e miracoli, e sono pronto a lasciarmi sorprendere.
Vi invito ad accompagnarmi in questo percorso, e quindi senza tentennare oltre, addentriamoci nel settimo volume dell’Alchimista d’Acciaio.

Aggancio al volume precedente: Fullmetal Alchemist 6
Volgendo uno sguardo verso il passato, Edward racconterà alla maestra Izumi gli eventi che l’hanno condotto a diventare un alchimista di stato, entrando nei dettagli su quanto accaduto nella notte dell’incidente. Izumi crede che la chiave del mistero risieda nei ricordi di Alphonse, che affetto da una amnesia parziale, non conserva dei chiari ricordi di quella notte; ricordi che potrebbero essere essenziali ai fini di recuperare i loro corpi.


Edward sarà costretto ad assentarsi per qualche giorno per sottoporsi alla valutazione annuale degli alchimisti di stato. Intanto Alphonse lo attenderà a Dublith, dove verrà tuttavia improvvisamente aggredito e rapito da degli sconosciuti. Essi lo condurranno dal loro capo di nome Greed, un’altro individuo con il tatuaggio dell’Uruboro come visto sul Lust, Gluttony ed Envy. Come suggerisce il suo nome, che in italiano si traduce in avidità, egli brama potere, fama e vita eterna e crede che Alphone possa aiutarlo ad ottenerla. Greed rivelerà essere un Homunculus, assieme agli altri suoi simili sopracitati. Gli Homunculus sono uomini creati artificialmente, uomini che non sono uomini, con capacità eccezionali da renderli virtualmente imbattibili. Anche gli uomini di Greed non sono naturali al cento per cento. Essi sono infatti delle Chimere, soldati in fin di vita salvati con parti di animali attraverso un discutibile utilizzo della scienza.
Edward tornerà a Dublith, accompagnato da Alex Louis Armstrong ed il comandante supremo King Bradley. Dopo essere stato aggiornato sulla situazione da Izumi, il fratello maggiore si presenterà presso il covo di Greed per sentire quanto abbia da offrire. L’Homunculus proporrà quindi d’insegnare ai fratelli Elric come creare un Homunculus, in cambio di sapere come trasmutare un’anima. Edward respingerà l’offerta di Greed con decisione, estremamente adirato sulla modalità d’azione della banda al servizio dell’Homunculus. L’alchimista d’acciaio passerà all’offensiva, costringendo l’antagonista a rivelare la sua vera forma.
Nel frattempo il comandante supremo è pronto a fare irruzione nel covo di Greed, presentandosi con un numero di uomini sufficienti ad espugnare un’intera fortezza. King Bradley non mostrerà alcuna pietà, avanzando nella base nemica tagliando a fettine chiunque gli si presenti davanti. La sua furia non si placherà neanche di fronte a Greed, colpendolo mortalmente mostrando una pupilla con il simbolo dell’Uruboro. Anche il comandante supremo è quindi un Homunculus? Cosa implicherà ciò?
Intanto, l’autrice ci ricorda anche dell’esistenza di Scar, che dopo lo scontro fatale contro Gluttony, comincia a rimettersi in sesto, volume dopo volume.

Sono piuttosto soddisfatto di questo volume. Finalmente ci viene spiegato chi e cosa sono gli Homunculus, dando un’identità più concreta alla combriccola dei peccati capitali. La parte conclusiva è stata altrettanto piacevole quanto inaspettata, mostrandoci la vera natura del comandante supremo, una natura che potrebbe sconvolgere la trama relativamente tranquilla finora.
Se non altro, Fullmetal Alchemist è finalmente riuscito ad accendere un po’ di interesse nel proseguire l’opera, perché per la prima volta sono piuttosto curioso di come andrà avanti la storia, che ho trovato essere un po’ blanda fino al volume precedente. Come detto all’inizio, i volumi mancanti alla conclusione dell’opera sono tanti, potrà succedere di tutto e questo volume ha posto sicuramente le basi per un proseguo promettente.
Durante la prefazione del volume, ci viene spiegato come il manga e l’anime di Fullmetal Alchemist prendano due strade distintamente separate. L’inizio della scissione avverrà proprio in questo volume, concretizzandosi definitivamente con il prossimo. Non a vendo mai visto l’anime, ahimè, mi è impossibile fare un confronto, che sarebbe senz’altro stato molto interessante. Ho intenzione di recuperarmi l’anime non appena conclusa la lettura del manga, facendo un confronto approfondito tra i due in un secondo momento.
Come sempre vi ringrazio della vostra preziosa attenzione e supporto. Se ne avrete voglia, saprete dove trovarmi per una nuova recensione tra qualche giorno, come d’abitudine. Un abbraccio a tutti, e grazie ancora.
Seguimi suuu...

Fullmetal Alchemist 7 (4. Ristampa, Planet Manga) - € 4.50

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