Oggi sarà una bella impresa riassumere e recensire questo volume di Tokyo Ghoul che ho letto ormai due mesetti fa.
Qualche appunto me lo sono fortunatamente annotato nel corso della lettura, ma data la complessità dell’opera non sarà cosa facile, soprattutto considerando la mia pessima memoria per il quale ho iniziato questo blog.
E’ un periodo incasinato della mia vita dove preferisco letture leggere e spensierate, e Tokyo Ghoul non è esattamente un’opera di questo tipo. D’altronde mi scoccia lasciarlo lì, soprattutto considerando che non manca molto alla fine.
Che poi la trama mi è veramente piaciuta fino a questo punto, ma è davvero incasinata e non ho la testa ultimamente per starci dietro.
Senza perdere ulteriore tempo, vediamo di capirci qualcosa di quello che è successo nel volume scorso per poi dedicarci al nono volume di Tokyo Ghoul. Vamonos.
Aggancio al volume precedente: Tokyo Ghoul 8
Prosegue l’avanzata della squadra d’intervento speciale presso il covo dell’organizzazione criminale Aogiri, costringendo il Gufo con il Sekigan alla fuga. Kaneki salverà la vita di Touka durante una sanguinosa riconciliazione famigliare con il fratello Ayato, per poi vendicarsi della propria amica. Il silenzioso Noro recupererà quanto rimane del compagno per poi battere in ritirata. Scopriremo tuttavia che tutto il trambusto presso il covo è servito come diversivo per permettere alla squadra principale di Aogiri di irrompere indisturbata nel centro di detenzione della circoscrizione ventitré.
Passano sei mesi dallo scontro con l’Albero di Aogiri, e Amon verrà promosso ad investigatore superiore dal direttore del quartier generale Yoshitoki Washu, così come spetterà una promozione anche a Suzuya. Per l’occasione della cerimonia di promozione vi sarà addirittura l’investigatore speciale Arima. Conclusa la cerimonia, Amon si recherà alla tomba di Mado, dove incontrerà inaspettatamente sua figlia, Akira Mado, che farà presto coppia con Amon. La ragazza dimostrerà subito di avere un intuito sopraffino ed un intelletto pari a quello del padre. Entrambi andranno al ristorante dei ghoul per investigare sul gourmet, ma grazie alle capacità di osservazione di Akira, troveranno elementi che potrebbero essere collegati a Kaneki.
Suzuya otterrà il suo lungo agoniato quinque ricavato dal Kagune di Yamori, resogli dal professor Chigyo. Presidente generale del comando anti-ghoul, Tsuneyoshi Washu, riprenderà Marude per la scarsità di risultati sul fronte Aogiri.
Il colpo al centro di detenzione con il quale terminava l’ultimo volume sembrerebbe essere andato a buon fine, riuscendo a far evadere ghoul in stato di alta sicurezza. Un ghoul rimasto nel centro di detenzione chiamato il “prete” potrebbe fornire qualche informazione e saranno Amon e Akira che andranno ad interrogarlo. Si tratterà di Donato Porpora, un ghoul che gestiva un orfanotrofio cattolico, famoso per divorare specialmente bambini. Egli si riferirà ad Amon come suo figlio, essendo anch’esso stato un orfano al suo interno. Nonostante si tratti di un incontro interessante per il lettore il neo investigatore superiore non ne ricaverà molto.
Intanto verrà scoperto l’informatore anonimo che ha facilitato le operazioni al covo degli Aogiri: si tratta di un certo Hideyoshi Nagachika, uno studente che lavora part-time presso la sede distaccata della circoscrizione venti. Marude lo interrogerà scoprendo che il ragazzo ha ottenuto le informazioni pedinando un individuo che gli sembrava losco, che noi riconosceremo essere Kaneki. Marude vedrà dell’utilità nel ragazzo, ed ordinerà ad Amon di seguirlo.
A questo punto il volume proseguirà con un flashback del ristorante dei ghoul, dove Tsukiyama aiuta Kaneki a risalire ad una certa Madame A, connessa in un qualche modo al professor Kano. Durante tale massacro avrà infatti occasione di conoscere Shiro e Kuro, due individui con il kagune identico a quello di Kaneki.
Kaneki si rivolgerà ad Itori per porgerle qualche domanda su Kano. Essa spiegherà che il professore fosse il medico legale del commando anti-ghoul. Da Itori vi sarà anche Nico, il ghoul dell’altra sponda che militava con gli Aogiri. Egli giurerà di non aver mai avuto alcun contatto con loro, ed a dimostrazione di ciò, rivelerà a Kaneki la vera identità del Re con il Sekigan.
Il nostro protagonista si recherà quindi nella circoscrizione venti alla ricerca di tracce su Kano. Oltre a Tsukiyama e Banjo ci sarà anche la piccola Hinami ad accompagnarlo. Non avranno tuttavia molto successo presso la clinica, dove una infermiera avviserà Kaneki che il professore si trova all’estero. Non appena i nostri protagonisti se ne andranno vedremo tuttavia l’infermiera chiamare il professor Kano, avvertendolo su quanto accaduto. La cosa curiosa sarà che vedremo Kano intento a fare i suoi esperimenti con... Rize ancora in vita? Cosa diamine sta succedendo.
Tokyo Ghoul si sta incasinando di più con il passare di ogni volume e penso che se non fosse per questi miei riassunti sarei perso, soprattutto considerando il fatto che lo sto leggendo in una spanna di tempo troppo troppo estesa. Questo in particolare è stato inoltre poco lineare, saltando da una scena all’altra e ficcandoci dentro flashback inaspettati. La trama dell’opera rimane a mio vedere davvero avvincente, ma la natura caotica della narrazione rendono l’esperienza di lettura un pelino confusa.
Per quanto mi stia piacendo la serie, sarei tutto sommato contento di arrivare ad una fine e spero vivamente di raggiungerla entro fine anno. Rimangono quindi cinque volumi da leggere prima di tirare le somme conclusive ed esporre le mie considerazioni finali, e penso che aspetterò un po’ prima di avvicinarmi al sequel.
Per quanto riguarda questo nono volume, non ho grandi cose da dire, è troppo frammentato ed incasinato. A questo punto attendo il prossimo volume per capire in che diavolo di direzione sta andando questa serie e fare un’ attimo il punto della situazione.
Nell’attesa vi auguro una buona domenica, e spero di rivedervi presto! Un abbraccio.
Seguimi suuu...
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